Se ne parlerà a gennaio, più probabilmente a febbraio. Doveva essere ottobre, quello passato, sarà un mese del 2019. L’inaugurazione del maxi parcheggio “Stazione”, a fianco del cavalcavia di via La Farina, infrastruttura da oltre 7 milioni la cui costruzione iniziò nel lontano 2007 a servizio delle corse giornaliere dei treni della Metroferrovia Centro-Giampilieri, continua a rivelarsi un sogno proibito. Quanto meno, per una ragione o per l’altra, una telenovela interminabile, frustrante.
La Gazzetta, già nell’agosto scorso, aveva segnalato quale fosse l’anello mancante ai fini di un efficace “taglio del nastro”, ovvero – partendo dalle cose più piccole – il mancato montaggio dei tubi di raccolta delle acque piovane fino ad arrivare alla più consistente delle ragioni: l’assenza progettuale, quindi insanabile nell’immediato, di box uffici e biglietteria, pensiline, spazi ristoro e ancor più di un collegamento pedonale diretto tra l’edificio della stazione centrale e lo stesso parcheggio. Era impensabile l’ipotesi di attivare subito, in queste condizioni, l’area intermodale “Stazione”, concepita per rendere servizi ai pendolari, facendo percorrere loro a piedi un tratto del cavalcavia e un paio di strade da attraversare, il tutto alquanto lontano dall’ingresso della stazione ferroviaria.
Già dall’agosto scorso, così, a Palazzo Zanca si condivise l’idea che la priorità fosse quella di progettare tali lavori “integrativi” e reperire le risorse necessarie, verosimilmente attingendo ai fondi che il Pon Metro ha assicurato in quota parte al Comune (4,7 milioni) ed alle Ferrovie, per dar vita ad un moderno “hub intermodale” nell’area della Stazione. E nulla sembra oggi, più indispensabile per questa integrazione di servizi a beneficio degli utenti del treno-bus-auto, che rendere davvero funzionante il parcheggio da oltre 7 milioni che è stato già costruito ma che, così com’è, non può essere ancora inaugurato!
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