Nel maggio del 2016 era andata per farsi estrarre un dente e morì per collasso cardiocircolatorio, a causa di uno shock anafilattico dopo l’anestesia. Si tratta della 32enne Veronica Tedesco, che si accasciò sulla sedia in uno studio di via San Camillo, a pochi passi dal Municipio, dopo la somministrazione del farmaco di sedazione per poi procedere all’intervento, considerato di routine.
Nella sala d’attesa dello studio c’erano quella mattina il marito e il padre. Furono inutili i tentativi di rianimazione. Adesso, dopo l'indagine della polizia gestita a suo tempo dal pm Marco Accolla, la tragica vicenda è approdata davanti al gup per l'udienza preliminare. E il giudice questo pomeriggio ha rinviato a giudizio i due medici che si stavano preparando all'intervento con l'accusa di omicidio colposo.
Avrebbero sottovalutato la gravità della reazione anafilattica e non somministrato i farmaci corretti per contrastarla. Si tratta dell'odontoiatra Antonio Girolamo Sidoti Pinto e del medico anestesista, all'epoca specializzando, Giuseppe Guzzo. Il processo nei loro confronti inizierà davanti al giudice monocratico della prima sezione penale l'8 luglio prossimo.
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