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Messina, arrivano i bus elettrici ma al momento restano in garage

Altri nuovi mezzi alla Atm, ma per gli autisti c’è da attendere. I primi quattro bus elettrici dei sedici della dotazione che Messina punta di utilizzare per il centro città sono in in via La Farina. In questa settimana, alla spicciolata, ne arriveranno altri ed alla fine del mese il conto sarà pieno. Si tratta di un “pacchetto” inserito nel Pon Metro, una misura di finanziamento dedicata alle città capoluogo metropolitano, e che ha consentito, fra l’altro, di poter spendere 5,1 milioni di euro per questa fornitura di mezzi che affonda le proprie origine nel periodo in cui assessore alla Mobilità era Gaetano Cacciola.

I bus per ora, come scrive la Gazzetta del Sud in edicola, riempiono il parcheggio dell’azienda ma non sono ancora utilizzabili per diversi motivi. Il primo è che mancano le colonnine delle ricariche elettriche. Nel primo ordine dei mezzi, quello di maggio, non c’erano e sono state integrate successivamente. Da oggi dovrebbero essere consegnate, altrimenti non c’era modo di fare il “pieno” ai bus elettrici. Poi dovranno essere immatricolati e quindi dovrà essere fatto un test di capacità. L’azienda cinese che lo costruisce, assicura 200 km di autonomia. Andrà verificato in città, in maniera tale che possano essere inseriti nei percorsi più adatti. Si ricaricano in 4 ore e al capolinea possono “rabboccare” le batterie per una decina di minuti. Resta il tema degli autisti, perché questi mezzi, non potendo sostituire lo shuttle e forse poco utili per il pettine, dovranno essere schierati in un altro percorso.

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