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I torrenti della provincia di Messina come bombe ad orologeria

La furia del torrente esondato

«L’esondazione del Sirina accresce la nostra paura. Avevamo lanciato il grido d’allarme ma sino a questo momento è rimasto inascoltato. Perché ci mettono così tanto ad intervenire per mettere in sicurezza i torrenti?». Il monito, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, arriva dal Comitato “Amici delle Contrade”.

I residenti delle aree periferiche ubicate tra Taormina e Castelmola sono infatti sempre più preoccupati dal pericolo dei torrenti che, in concomitanza con il maltempo, sono tornati ad ingrossarsi. Il Sirina, che è esondato nella mattinata di venerdì scorso, non fa che aumentare la preoccupazione della gente, e in una nota indirizzata agli amministratori e alla Regione Siciliana gli “Amici delle Contrade” lanciano un nuovo appello agli enti preposti «affinché si intervenga subito per mettere in sicurezza i torrenti».

«La recente esondazione del torrente Sirina - spiegano i residenti delle contrade - preoccupa ulteriormente la cittadinanza e il Comitato “Amici delle Contrade” che, nei giorni scorsi, aveva già manifestato ed ampiamente evidenziato la situazione pericolosa dei torrenti Sirina, San Giovanni e Santa Venera. Per questo si ribadisce la necessità irrimandabile di un intervento urgente per la ripulitura e la messa in sicurezza dei corsi d'acqua della zona».

«Il torrente Sirina ha dato prova venerdì scorso - continua il comitato nella sua lettera - di quanto possa essere pericoloso per cose e persone, trascinando in mare una macchina come già aveva fatto anche negli anni scorsi. E noi non vogliamo assolutamente che episodi simili si verifichino più. Quindi richiediamo a tutti gli enti responsabili a vario titolo di intervenire immediatamente senza perdere tempo. Non c’è più tempo da perdere. Si devono svuotare i torrenti subito e non dopo ulteriori danni o vittime. Siamo molto preoccupati».

Sulla medesima posizione il Comune di Taormina.

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