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"Più investimenti per l'istruzione", gli studenti tornano in piazza: proteste anche a Messina

Gli studenti tornano in piazza in 70 città oggi e domani per reclamare più investimenti per l'istruzione: «Dal Governo solo promesse e tagli ai finanziamenti, vogliamo l’approvazione dei nostri emendamenti alla manovra», dice Giacomo Cossu, Coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza.

«Dal Ministero dell’Istruzione in questi mesi abbiamo ricevuto solo tagli e orecchie da mercante: il massimo esempio è il falso superamento dell’alternanza, che significa solo risparmi per il Miur e orientamento al lavoro per gli studenti», dichiara Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti.

Per Alessio Bottalico, Coordinatore nazionale di Link Coordinamento Universitario, «dal Ministro Di Maio abbiamo ricevuto solo promesse: sull'Università e sul diritto allo studio nella Legge di Stabilità non c'è un euro in più. Lo ripetiamo ormai da mesi, senza investimenti, anche quest’anno l'emergenza degli idonei non beneficiari è dietro l’angolo».

«Giù la maschera. Lo grideremo oggi da Roma a Venezia, da Firenze a Cagliari, da Bologna a Messina, come Rete e Udu, nelle piazze di tutta Italia. Indosseremo nuovamente le maschere di Dalì, perché noi, la maschera, non abbiamo paura di toglierla: siamo studenti e chiediamo che si smetta di giocare col nostro futuro», spiega Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi.

Gli studenti della Rete degli Studenti Medi e dell’Unione degli Universitari hanno poi in programma un flash mob alle 15:30 in Piazza Montecitorio.

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