Ancora guai con la giustizia per il 37enne messinese Lorenzo Spadaro. Adesso deve rispondere di un altro colpo commesso la scorsa estate a Messina. L’ultimo furto contestatogli mette in moto un’intensa e complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura e condotta dalla polizia. Tutto nasce da una segnalazione alla sala operativa e dal conseguente intervento degli agenti delle Volanti. Hanno constatato che insieme ad altri complici, in piena notte, si era introdotto in un’abitazione, approfittando dell’assenza degli occupanti, dal balcone della camera da letto, salendo verosimilmente dal pluviale adiacente. Trovato in possesso di un bottino di circa 50.000 euro, custodito in grossi zaini, poi depositati in due autovetture in sosta in prossimità dell’immobile. I banditi erano riusciti a scardinare la cassaforte a muro applicandole una piastra metallica artigianale su cui era stato collocato un bullone che avvitato con una chiave di ferro fungeva da leva e ne permetteva l’apertura. Grazie alla minuziosa visione delle immagini estrapolate dalle telecamere presenti in zona i poliziotti, che solo due mesi e mezzo prima, avevano arrestato Spadaro per un tentato furto in altro appartamento, hanno verificato che in entrambi gli eventi delittuosi indossava gli stessi indumenti e che identici erano altresì i borsoni con i quali trasportava oggetti. Analoga, inoltre, la modalità operativa con la quale forzava la cassaforte. Adesso gli è stata notificata un’ordinanza di custodia in carcere. Proseguono le indagini per risalire agli altri responsabili.