«La mancata effettuazione di un reale censimento non consente, a tutt’oggi, all’amministrazione comunale, di valutare l’eventuale necessità di un abbattimento massiccio o selettivo dei cinghiali, in quanto le vigenti norme di settore subordinano tali interventi contingibili ed urgenti ad una propedeutica attività di monitoraggio dei suidi che, si ribadisce, non è mai stata effettuata dal Dipartimento Ripartizione Faunistica»: con una nota, in risposta ad un’interrogazione del consigliere comunale Alessandro Russo, il dirigente Ambiente Romolo dell’Acqua assieme all’assessore Massimo Minutoli e al sindaco Cateno De Luca annunciano il cambio di rotta sull’emergenza cinghiali. «Nonostante gli obblighi di legge e le specifiche ordinanze emesse, non sono mai stati effettuati interventi rilevanti da parte degli enti preposti per allontanare o prelevare gli esemplari che hanno vissuto a ridosso dell’abitato dei villaggi Annunziata, San Licandro, Villaggio Svizzero e limitrofi», hanno spiegato i tre rappresentanti di Palazzo Zanca. La versione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione della Gazzetta del Sud - edizione di Messina.