I finanzieri della Tenenza di Patti hanno notificato a sei persone l’avviso di conclusione delle indagini preliminari con la contestazione, a cinque di queste, dei reati di raccolta abusiva di scommesse e omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e per un altro soggetto del reato di riciclaggio, per aver "ripulito" parte delle somme incassate dai primi. Tale importo ammonta complessivamente a circa un milione di euro.
Le fiamme gialle hanno inoltrato una segnalazione all’Agenzia delle Entrate per il recupero delle imposte non versate e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l'applicazione dell’imposta unica sulle scommesse.
I provvedimenti sono scattati dopo una serie di approfondimenti su un nucleo familiare di quattro persone e su un vicino di queste. Gli investigatori sono stati insospettiti da 22 carte prepagate, tutte nella disponibilità dei componenti della stessa famiglia. Le scommesse sarebbero transitate da siti esteri non autorizzati dai Monopoli.
I rapporti con gli scommettitori sarebbero stati regolati tramite l'uso di contante e carte prepagate. In alcuni casi i finanzieri hanno scoperto assegni bancari per oltre 200 mila euro, emessi dagli scommettitori per regolare il debito nei confronti del gruppo familiare. Un vicino si sarebbe occupato dell’incasso degli assegni e della ricarica delle carte prepagate intestate ai componenti del nucleo familiare.
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