Obbligo per i deputati di dichiarare la propria appartenenza a logge massoniche? "È aberrante e viola numerosi principi sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana". Parola di Stefano Bisi, gran maestro del Grande Oriente d'Italia, già protagonista del braccio di ferro con l'ex commissione nazionale antimafia, guidata da Rosy Bindi, che ha sequestrato gli elenchi delle logge per verificare ipotesi di infiltrazioni mafiose.
Secondo Stefano Bisi il disegno di legge dell'Ars "crea un grave vulnus alla libertà di ogni singolo individuo di aderire ad un’associazione sia essa filosofica, religiosa, spirituale, o di altra natura e che lo costringe in modo discriminatorio e antigiuridico ad esibire un’appartenenza che al contrario rientra nella sfera di riservatezza di ogni persona. La trasparenza tanto adombrata e sbandierata non c’entra nulla, la legge dell’Ars è preconfezionata esclusivamente per ghettizzare la Massoneria e contiene in se visioni Massofobiche che non dovrebbero avere ragioni di esistere".
Bisi "invita tutti i deputati a tenere conto di quanto il fine della legge sia palesemente discriminatorio e vessatorio per chi fa della Democrazia e del rispetto delle regole un modello di riferimento nella più ampia trasparenza".
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