Il profilo dei due fratelli, uno carabiniere e l’altro poliziotto, delineato dal gip Monica Marino è tranciante: «È sconfortante che appartenenti alle forze dell’ordine deputati alla repressione di reati e a tutela dei cittadini, pieghino la loro funzione per biechi scopi personali».
Per cosa? «Vendicare una attività – peraltro dovuta – posta in essere dai propri colleghi se pur in pregiudizio dei propri congiunti». Episodi che, allo stato, macchiano la carriera di Maurizio e Francesco Pugliatti, 53 e 54 anni, da venerdì scorso agli arresti domiciliari. r.d.
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