Perfetta fusione tra l’opera e il suo artefice in un thriller psicologico dal forte impatto teatrale (quasi tutte le scene girate in interni), con un dramma delle relazioni in primo piano, e la vendetta come sentimento di fondo per consumare la critica dell’autore verso lo star system hollywoodiano. La quarta giornata del Taormina Film Fest numero 67 si è aperta ieri mattina con la proiezione di “Next Door”, esordio alla regia dell’attore Daniel Bruhl, approdato alla manifestazione jonica dopo essere stato presentato in concorso a Berlino nel marzo scorso. Nel film l’attore di origini tedesche e spagnole (star di “Goodbye Lenin”, “Ladies in Lavander” e “Bastardi senza gloria”) interpreta una versione romanzata di se stesso. Sposato con figli e dalla vita agiata, il Daniel del film vive a Berlino ed è in partenza per Londa, per un provino in un film di supereroi (non a caso Bruhl è stato nel cast del cinecomic Marvel “Captain America: Civil War”). In largo anticipo sul volo, si ferma in un bar, e lì si imbatte in un collega che sotto mentite spoglie di un fan qualunque, dopo aver elogiato i suoi film, comincia improvvisamente a demolire le sue performance, a puntare il dito contro i difetti delle sceneggiature e dei personaggi. Un incontro fortuito, che si trasformerà in incubo nel momento in cui l’improbabile fan assumerà le sembianze di uno stalker persecutore. Un dramma dei rapporti, quindi, affidato al crescendo di tensione di quel gioco al massacro che metterà in crisi le certezze di Daniel e del suo mondo. Tra revenge movie e dramma personale e sociologico, Bruhl costruisce così la strana vicenda del film, ricavandone un “kammerspiel” perfettamente coinvolgente, che attraverso il suo ritmo lento riesce davvero a trasmettere allo spettatore la stessa angoscia del suo protagonista. Impossibilitato a collegarsi in mattinata con la stampa per impegni sul set, Bruhl ha inviato un video messaggio che è stato trasmesso in serata al Teatro Antico. La giornata si è, quindi, conclusa con le proiezioni fuori concorso di “Peter Rabbit 2” di Will Gluck, seguito del film tratto dall’omonimo libro per ragazzi della scrittrice inglese Beatrix Potter, e “Dream Horse” di Euros Lynn, film con protagonista Toni Collette, ispirato alla vera storia del cavallo da corsa gallese Dream Alliance, che da una piccola città del Galles arrivò a gareggiare nelle più importanti competizioni equestri mondiali. Oggi in mattinata sarà proiettato il primo film italiano in concorso: “A classic horror story”, di Roberto De Feo e Paolo Strippoli, con Matilda Lutz, che segna l’esordio di Netflix alla manifestazione. Per “Cinema e Sicilia” proiezione dei corti al femminile “La bellezza imperfetta”, “Shafira” e “Salviamo gli elefanti”. In serata al Teatro Antico Premio Enit al regista Gianluca Jodice per “Il cattivo poeta” e proiezione della pellicola fuori concorso “La signora delle rose”, col regista Pierre Pinaud e la protagonista Catherine Frot.