
Un altro appello alle istituzioni affinché si prenda seriamente in considerazione il capitolo calcio. L’ultimo è arrivato dalla Società Cooperativa Messina calcio che, fin dalla fondazione, si è impegnata nella tutela del principale sport cittadino. «Siamo preoccupati perché, nonostante ci stiamo occupando del problema, non riusciamo a intravedere una via di uscita. Quale sarà il Messina del futuro? Quale sarà la squadra che rappresenterà i nostri colori nella stagione 2025/2026? Il nostro maggiore timore è di assistere, ancora una volta, alle solite lotte fra poveri», esordisce la Cooperativa, con chiaro riferimento alla eventuale coesistenza di Acr Messina, Messina 1947 e Messana.
«Lo scenario, triste e per nulla entusiasmante, che si sta delineando in riva allo Stretto non scalda i nostri cuori, in quanto appare sempre più chiara la possibilità che vi siano più realtà a reclamare la palma di prima realtà cittadina. Vogliamo chiarezza e che si giochi a carte scoperte. Il calcio a Messina fa parte del tessuto sociale cittadino e l’Amministrazione ha il compito di occuparsene».
Il tempo è sempre meno e la scadenza del 10 luglio per l’iscrizione in Serie D si avvicina: «Siamo venuti a conoscenza della richiesta del rilascio del nulla osta per l’utilizzo del “Franco Scoglio” anche da parte del Messina 1947, ex Sant’Agata, e abbiamo appreso di un interessamento della Messana a fare il grande salto», aggiunge la Cooperativa, con una decisa richiesta: «Ci appelliamo all’Amministrazione comunale e al sindaco Federico Basile, perché sarebbe opportuno che lavorasse al fascicolo calcio per trovare la soluzione migliore per rilanciare la biancoscudata. Chiediamo all’Amministrazione di convocare e ospitare, prima del 10 luglio, un incontro con tutti i soggetti in causa. Alla luce del sole. Basta incontri in gran segreto o soluzioni da ricercare “sotto traccia”».
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