
Novanta minuti o poco più per continuare a tenere viva la fiamma playout. Il Messina è chiamato a mettersi tutto alle spalle, una settimana pesantissima tra stipendi non pagati e l’esonero dell’allenatore Simone Banchieri, trasformando le tossine negative accumulate in rabbia agonistica per battere il Foggia. Non c’è altro, tutto in campo: il destino di questo club oggi è appeso alle qualità tecniche e al carattere dei calciatori che oggi scenderanno in campo allo “Zaccheria”. Un’intera tifoseria ripone speranze in loro, che finora hanno mostrato grande orgoglio, continuando a lottare davanti a una crisi societaria logorante.
Sarà una sfida delicatissima, perché anche se ai Satanelli manca solo un punto (e forse nemmeno quello, se la Casertana non dovesse fare risultato con il Crotone), lo stadio potrebbe essere un’arena infuocata per rispondere alle problematiche che anche la società rossonera sta vivendo. Con un presidente dimissionario come Canonico, che ha deciso di non stanziare più soldi per la società, da giorni ormai in autogestione (nelle scorse si è registrato persino un furto di palloni). Tensione altissima, insomma.
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