Messina

Sabato 29 Marzo 2025

Messina, la via della salvezza passa da un blitz a Giugliano LE PROBABILI FORMAZIONI

Parola di nuovo al campo, dove il Messina cerca punti per tenere viva la speranza salvezza. Passando dai playout. Peloritani che non arrivano nelle condizioni migliori, dovendo rinunciare a Dumbravanu squalificato (ultimo turno da scontare) ma soprattutto devono fare i conti ancora con le cattive condizioni di diversi interpreti. Tra i pali ci sarà la certezza Krapikas, davanti a lui scelte quasi obbligate: il recuperato Gyamfi a destra (Lia ha accusato un problema al ginocchio), l’intoccabile Gelli con Marino accanto seppur reduce da uno stato influenzale che lo ha costretto a saltare alcuni allenamenti in settimana. A sinistra Haveri, con Ingrosso non arruolabile. AMP Centrocampo a tre con Petrucci play, ai suoi lati Crimi e Garofalo. Buchel è partito con la squadra ma non sta bene, per lui probabilmente uno spezzone di partita, dovesse servire. Alternative: Pedicillo, jolly impiegabile in più posizioni del campo, e Anzelmo che è tornato ad accumulare un po’ di minutaggio nel finale di gara contro il Catania. In attacco il punto fermo è Luciani: Banchieri stravede per lui, in grado di assicurargli fisico, profondità e mobilità. Anche atteggiamento: perché dopo i tre gol di Cava, oggettivamente contro il Catania ha lottato su tutti i palloni. Spirito che serve in questo momento, nel quale oltre alla qualità occorre fame, determinazione e voglia di arrivare all’obiettivo. Chi accanto a lui? Con tutta probabilità due “sotto-punta”: Tordini e Vicario sembrano i favoriti. Il giovane in prestito dal Lecco è entrato bene nel derby di domenica scorsa colpendo la traversa. L’ex Triestina, con Dell’Aquila in panchina per il problema tendineo emerso nell’ultimo turno, può offrire imprevedibilità e superiorità numerica. A elementi del genere si chiede di determinare, con giocate e fantasia: serve anche questo. Imprevedibilità, andare fuori degli schemi senza pensare troppo a ciò che non va fuori dal campo. Estro. Per 24 ore saranno messe da parte le intricate situazioni societarie, da trattare con assoluta cautela ed equilibrio perché tutto ciò che è accaduto negli ultimi mesi fa non fa dormire sonni tranquilli. Il Messina, in questo momento, è infatti nelle mani di un socio di maggioranza fantasma (Doudou Cissè scomparso, il presidente Alaimo appare solo per qualche operazione di ordinaria amministrazione) che non ha stanziato le risorse promesse e ha lasciato l’Acr in uno stato di inadempienza per contributi e ritenute non versate, ma anche per le quote concordate per l’acquisto dell’80%. Mentre il socio di minoranza Pietro Sciotto, presidente per più di sette anni, sembra essersi completamente disinteressato ai destini della società, nonostante resti responsabile al 20%. In questo clima qualsiasi trattativa come quella con gli “americani”, altri interessamenti o potenziali scappatoie, vanno studiate e “blindate” con cura per non incorrere in ennesime illusioni o spiacevoli sorprese.  

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