
Raccogliere i pezzi, recuperare energie mentali oltre che fisiche, per presentarsi a Giugliano con l’obiettivo di tornare alla vittoria: missione primaria, sul campo, per il Messina reduce dal ko nel derby col Catania. Occorre convinzione e coraggio per ribaltare l’inerzia negativa, determinata dalle incertezze societarie ma anche da risultati che arrivano a singhiozzo. In Campania, la prima di cinque battaglie sportive da giocare con il massimo della fame. Tornerà a disposizione il “purosangue” Marco Crimi che peraltro lunedì ha compiuto 35 anni. Verso il pieno recupero anche Gyamfi, che sarà a disposizione. Da valutare Buchel e anche Dell’Aquila. Si spera di poterli aggregare anche se non al top della condizione, utilizzandoli per una parte di gara. Dumbravanu in nazionale moldava ma comunque è squalificato.
Trattativa e particolarità. C’è poi l’altra partita, quella che si gioca per il futuro. Continua la trattativa per la cessione al gruppo rappresentato dal ceo di Huddle, Francesco Borgosano. Le realtà americane che dovrebbero supportare il progetto del manager messinese, stanno studiando gli incartamenti trasmessi dalla Sicilia. La AAD (che detiene l’80% delle quote senza avere scucito un euro e in attesa dei “misteriosi” fondi considerati in arrivo ormai da settimane) continua a manifestarsi a intermittenza e in forme “curiose”. Coprendo alcuni impegni (campi d’allenamento, rimborsi e a quanto filtra anche la prossima rata del “salva-calcio”) e ignorandone altri (come per le giovanili ma soprattutto i contributi del trimestre novembre-gennaio per il quale l’Acr continua a rimanere moroso).
Fattori da considerare. Documenti amministrativi e contabili riguardanti l’Acr, sono stati inviati dagli “uomini di buona volontà” che continuano a operare per il club. Certo, ottenuto il consenso dei proprietari in maggioranza e minoranza. Per Borgosano, contatti con il presidente Stefano Alaimo, ma l’ultima parola spetterà a Doudou Cissè, il “proprietario fantasma” che ha collezionato fallimenti tra Francia e Belgio. Bisognerà dare un valore all’operazione di subentro, considerando vari fattori: quota non ancora riconosciuta a Sciotto per il passaggio di mano, “buona uscita” di AAD e ammontare debitorio aggiornato dopo i quasi tre mesi di gestione della fiduciaria lussemburghese.
Date e tempi. C'è da aspettare il 22 marzo, termine entro il quale Pietro Sciotto potrebbe esercitare la clausola risolutiva inserita nell'accordo notarile del 2 gennaio, che però ha già palesato la volontà di non intervenire. Trascorsa questa data, la AAD diverrebbe formalmente proprietaria del club, fermo restando la possibilità per il socio che rimarrebbe in minoranza di avanzare causa legale per la mancata corresponsione dei due milioni e mezzo di euro. Attendere dunque è necessario, ma il “gruppo statunitense” starebbe facendo tutto quanto nelle proprie possibilità per subentrare, cercando anche una formula per immettere denaro nel club (direttamente o tramite altre formule) ancor prima della chiusura dell’affare, così da potere rispettare le prossime scadenze all’orizzonte (quella del 20 aprile è la più importante e delicata) e continuare a tenere vivo il sogno salvezza.
Contatti Borgosano-Basile. La conferma della determinazione palesata dai potenziali subentranti arriva anche dal sindaco Federico Basile, che sta continuando a monitorare con attenzione la vicenda calcio ed è in collegamento con Francesco Borgosano. Non è il tempo di pensare ad altro, al peggio: retrocessione o eventuali ripartenze dal Dilettantismo che potrebbe avvenire con formule diverse. Oggi tutte le forze vanno impiegate per salvare il professionismo e l’Acr (intesa come società).
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