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Messina, vietato arrendersi al destino

Il diktat è continuare a lottare. Lancio di oggetti in campo: 1700 euro di ammenda al club

Bisogna continuare a lottare, perché la bandiera a scacchi è ancora molto lontana. Nonostante il grado di difficoltà sia aumentato in maniera esponenziale, il Messina non vuole arrendersi al destino che gli ha riservato la sorte in questa stagione. Il distacco di nove punti dalla Casertana e la situazione societaria, che lascia poche prospettive, non scalfiscono la voglia della tifoseria di continuare a spingere con grande maturità la squadra verso la conquista del playout. Una lotta da combattere anche contro la totale sparizione dai radar della proprietà, sia vecchia che nuova, una mancanza di rispetto assoluta per la piazza. Carnefici di un piano ordito contro la passione di un popolo.
Servono i gol. Al di là delle problematiche, in campo occorre invertire la rotta, soprattutto in fase offensiva: le tre reti segnate da Luciani a Cava de’ Tirreni sono un’eccezione rispetto al trend negativo vissuto. Il Messina non segna in casa da quattro giornate e, proprio al “Franco Scoglio”, ha raccolto tre sconfitte consecutive per 1-0, senza mai demeritare e contro tre squadre forti come Trapani, Avellino e Catania.
Se il momento del Messina fosse normale e si pensasse solo alla cronaca sportiva, si parlerebbe di crisi di risultati, ma va anche tenuto conto di come questa squadra sia in emergenza: le contemporanee assenze di Crimi, Dumbravanu, Buchel e Ingrosso non sarebbero gestibili nemmeno in condizioni normali.
Diario. In vista della sfida di Giugliano (domenica alle 15), la situazione degli indisponibili non sembra migliorare. Nel primo allenamento settimanale, hanno svolto lavoro differenziato Buchel, Garofalo e Ingrosso, mentre Chiarella è tornato a lavorare a parte. Assente Dumbravanu, che ha risposto alla convocazione della nazionale moldava, ma che comunque deve scontare altri due turni di squalifica. Fermi Dell’Aquila e Gyamfi, sottoposti nel pomeriggio a esami strumentali.
Nuova multa. Ammenda complessiva di 1.700 euro (totale che si aggiorna a 16.650 euro) per il Messina. Stando a quanto si legge nel comunicato diffuso dal Giudice Sportivo, sarebbero stati lanciati sul terreno di gioco senza conseguenze «sei pezzi di intonaco, due accendini, un bicchiere di plastica semipieno, sei tubetti di fumogeni e un succo di frutta brick semipieno». Sanzione pecuniaria incentivata dai cori intonati nei confronti delle istituzioni e della tifoseria avversaria, ma anche perché la squadra ha causato «il ritardo dell’inizio della gara di 2’40”». Per la stessa motivazione anche il Catania ha incassato un’ammenda di 500 euro.
Giudice sportivo. Nessuno squalificato per Messina e Giugliano (in diffida l’ex Giorgione, Padula e Del Sole), mentre si ferma per un turno Rolando del Team Altamura. Salterà la sfida in riva allo Stretto del prossimo 29 marzo contro i peloritani, considerato che questa settimana i pugliesi osserveranno il turno di riposo.
Arbitro. Giugliano-Messina sarà diretta da Valerio Pezzopane de L’Aquila, coadiuvato dagli assistenti Caldirola di Milano e Tagliaferri di Faenza. Quarto ufficiale Sarcina di Barletta.

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