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Messina, vittoria della speranza contro il Taranto. Modica: "Lottiamo per la maglia"

Luciani su assist di Anatriello piega il Taranto e tiene viva la fiamma della salvezza

I tre punti conquistati in Puglia, contro un Taranto quasi rassegnato a dovere salutare la Lega Pro, hanno davvero un buon sapore. La prestazione non è stata la migliore possibile, ma bisogna fare di necessità virtù. Anche perché nella traversata dello Stretto, verso il tacco d'Italia, il tecnico Giacomo Modica ha guidato una squadra a ranghi ridotti. I presenti vanno elogiati, anche dopo una prestazione non di prim'ordine: «Sì - afferma Modica nella sala stampa del “Giovanni Paolo II” di Francavilla Fontana - sono soddisfatto di quanto ho visto. Ciò che potevano fare, i miei giocatori l'hanno fatto. Venivamo da quattro sconfitte e da una serie di problemi che è inutile elencare. Inoltre abbiamo lasciato a casa sei giocatori, di cui due infortunati. Quattro, invece, non hanno dato disponibilità, perché hanno mercato e questo è ingiusto e irrispettoso. Ognuno di loro cerca di accaparrarsi la possibilità di giocare altrove, ma sono dell'idea che sino a quando saranno con noi dovranno dare il meglio con grande disponibilità. Rispetteremo in ogni caso tutte le scelte. Sono arrivato qua con 17 calciatori, di cui due portieri e due Primavera. Non posso che togliermi la coppola, che non ho, e “fare chapeau”: con il Taranto non potevano usare il fioretto, ma solo la sciabola. Noi dobbiamo lottare per onorare la maglia e la città».
Sulla situazione societaria Modica è netto: «Per quanto mi riguarda, il presidente Pietro Sciotto non ha mai fatto mancare gli stipendi, a differenza di quanto sta accadendo a Taranto. Gli stipendi - conclude Modica - non sono tutto nel mondo del calcio. Però ci sono altri aspetti e dinamiche, che noi abbiamo pagato da sette mesi a questa parte. Questa squadra, sino ad Avellino, non aveva fatto bene, di più. Dopo due partite sciagurate, ci siamo ripresi di nuovo. Siamo sempre stati in piedi dignitosamente. Non siamo una squadra di “peracottari”, ma se dovessi spiegare tutte le problematiche che abbiamo visto, dovremmo parlare per un giorno e mezzo. Se non dovessero esserci le condizioni ce ne accorgeremo presto. Quando vi giocai 38 anni fa, Messina era uno spettacolo. Adesso è tutto diverso».
Pierluca Luciani, invece, gongola per il gol vittoria: «Primo tempo sottotono da parte di tutti, meglio nel secondo tempo e da qui - sostiene l'attaccante - riparte il nostro campionato. Spero di dare soddisfazioni al nostro mister che ci mette l'anima tutti i giorni. Questo gol è per me è fondamentale e spero che chi non ha fiducia in me si ricreda».
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