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Messina, il solito mediocre copione

Spiragli illusori a inizio 2024, poi consueti vuoti decisionali e rincorse. L’anno si chiude nuovamente tra dubbi e caccia al miracolo salvezza

Fino alla sera di San Valentino, il 2024 del Messina era stato meraviglioso, poi il disastro, tra errori arbitrali, tecnici, alibi e squadra non all’altezza. Cinque vittorie, undici pareggi e sedici sconfitte da quella notte di febbraio: un ruolino da retrocessione diretta, ma il silenzio è la ricetta scelta da chi non si assume responsabilità. Come quello della proprietà sulle infinite trattative di cessione, del tecnico sull’andamento della squadra e dei dirigenti che… nemmeno ci sono.
Sogni sino a San Valentino Gennaio si apre con l’arrivo di Rosafio, ma anche con la sconfitta col Cerignola. Sarà, però, un inverno straordinario: il Messina domina a Caserta, batte il Taranto e pareggia in extremis con la Turris. Dumbravanu rinforza la difesa, Emmausso e Zunno sono gli uomini in più, Frisenna da centrocampo batte la Virtus Francavilla e con Manetta si sbanca Avellino. Il 14 febbraio i peloritani battono 2-0 il Sorrento: salvezza acquisita, squadra a un punto dai playoff, ma che perde al 90’ a Giugliano.
Proteste e addio ai playoff Iniziano le contestazioni nei confronti degli arbitraggi, Zunno in rovesciata agguanta il Picerno e poi segna due gol nel 3-1 di Brindisi. È il punto più alto dell’esperienza di Modica a Messina, ma i risultati voltano le spalle: sconfitta con il Crotone (quante proteste!), pari a Benevento e Latina. Con il Foggia è un autentico spareggio playoff: curva del “Franco Scoglio” piena, si respira l’aria dei giorni più belli, ma il Messina si scioglie. Troppi errori e ko per 3-0. Arriva anche il crollo con la Juve Stabia.
L’asticella e i “soliti dubbi” Salvezza in cassaforte con il 2-0 al Monterosi (Plescia segna il più bel gol del 2024), ma Modica innesca una bomba sul futuro con una conferenza stampa al veleno. Sconfitta con proteste a Catania, salvezza matematica con il 2-2 con il Potenza e ininfluente ko a Monopoli. «Non so se resto, bisogna alzare l’asticella», dirà ancora Modica, ma seguono settimane di “silenzio riflessivo”: Sciotto sostiene di non aver ricevuto alcuna offerta d’acquisto, si chiude il rapporto con il Camaro sul settore giovanile, ma intanto l’iscrizione in Serie C è completata già a fine maggio.
Il “pappagallo” e l’annuale Il 13 giugno è un giorno che non si fa fatica a definire assurdo. Modica va via, no resta, deve incontrare Sciotto, ma nessuno risponde al telefono. Viene convocato d’improvviso dal presidente, anche grazie alla mediazione di Saverio Provenzano (indiziato numero come dg) e, autoconvocando una conferenza stampa in un bar , comunica di aver firmato un biennale ma sarà depositato solo un annuale.
“L’importante” gruppo estero L’incertezza resta forte, nessuna trattativa va in porto e i discorsi con Ettore Minore sono chiusi da botta e risposta di cattivo gusto. Il ds Roma va a Foggia, sostituito in riva allo Stretto da Giuseppe Pavone. Il Messina scrive «di un’intesa sottoscritta il 23 giugno con un importante gruppo estero», ma ben presto si deresponsabilizza comunicando che «il closing non è più dipendente dalla propria volontà». Il piano sportivo è in netto ritardo, si va in ritiro di tutta fretta a Zafferana Etnea con una squadra fantasma. I tifosi annunciano di disertare lo stadio in casa. Sarà così. Intanto la trattativa si blocca, per un’ulteriore proroga «richiesta dall’investitore estero».

C’è il gioco, non i risultati L’inizio di stagione mette in luce il talento di Anatriello. Sconfitta a Cerignola e poker al Taranto, ma sarà una gioia effimera. La rimonta subita dalla Casertana scatena le dimissioni “irrevocabili” di Modica che irrevocabili non sono e rientrano in 24 ore. Il Messina gioca un calcio piacevole ma i risultati non arrivano. Pareggi consecutivi con Benevento, Trapani (svanita una vittoria in dieci con gol granat nel recupero e Monopoli, ma dopo il crollo di Avellino (6-0!), Modica non parlerà più. Pavone dice che il «Messina vive alla giornata», ma poi ritratta nell’unica conferenza stampa tenuta a Messina prima di scappare a Trapani. Allo “Scoglio” banchetta anche la Cavese, il Messina trova un pari d’orgoglio a Catania e poi batte il Giugliano. Ma la classifica preoccupa dopo le sconfitte con Altamura e Sorrento.
AAD, Invest? Mare di incertezze Nello studio del notaio Silverio Magno, viene firmato un preliminare di vendita con la AAD Invest: entro metà dicembre dovrebbe chiudersi la trattativa. Non accadrà. Il Messina vince con la Turris, ma poi affonda con Foggia, Juve NextGen e Potenza. Pavone non è sostituito, silenzio sulla trattativa. Modica torna a parlare: «Ho chiesto l’esonero, non sono stato accontentato». Parole che racchiudono un anno totalmente irrazionale. L’ennesimo.

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