Il finale di un film già noto che almeno i tifosi presenti a Potenza hanno deciso di non vedere. Troppe volte quest’anno le partite del Messina hanno seguito la stessa trama, quella in cui un volenteroso gruppo di calciatori si scioglie come neve al sole di fronte alle prime difficoltà. Il sostegno incessante, la contestazione alla proprietà si sono arrestate poco dopo l’80’, quando i tifosi lasciano anticipatamente il “Viviani”, con le bandiere ammainate già dopo il gol di Castorani che ribalta il punteggio.
I soliti accordi. Il vice allenatore Maurizio Miranda, nel post partita, ha invitato «tutti a riflettere sotto tanti punti di vista». Dal mercato agli arbitraggi, fino ai risvolti societari: «I ragazzi hanno dato il massimo», ma è un massimo che evidentemente non basta. Eppure nel primo tempo il Messina ha mostrato spunti interessanti, con il meritato vantaggio firmato Petrungaro. Poi i tanti sprechi e la buona prova di Alastra fino alle solite amnesie e quella fragilità difensiva che regala occasioni agli avversari. Un atteggiamento da pugile suonato che aspetta il colpo del ko, puntualmente arrivato con l’uno-due di Rosafio e Castorani.
Non è sempre colpa degli altri. In campo, il Messina ha fortemente contestato il mancato fischio precedente al gol dell’1-1, tanto che Modica è stato espulso per proteste. Nell’occasione, dal fallo di mano di Castorani all’effettiva rete di Rosafio passano 20”. Accadono talmente tante cose che soffermarsi sul precedente episodio arbitrale rischia di apparire un alibi, per quanto l’importanza della posta in palio fosse importante. L’uomo migliore. Luca Petrungaro è il miglior giocatore di questa prima parte di stagione, ma anche al “Viviani” è stato sostituito intorno all’ora di gioco. Stavolta, fa sapere l’area comunicazione peloritana, per un problema di carattere muscolare. Oggi sarà sottoposto a esami per valutare l’entità della sospetta elongazione al flessore, con la squadra che usufruirà di qualche altro giorno di riposo in concomitanza con le festività natalizie. La ripresa degli allenamenti è prevista per sabato 28 dicembre.
Gennaio ti dà una mano. Il mandato di Modica è appeso al mercato, come detto dallo stesso tecnico, e il cambio di marcia della squadra fa rima con un rafforzamento dell’organico che appare tutt’altro che certo. Chi lavorerà sostituendo il dimissionario Pavone? Un anno fa, i rinforzi di Dumbravanu e Rosafio portarono un reale miglioramento a una squadra che partiva comunque da basi ben più solide rispetto all’attuale e anche la presenza di un ds come Domenico Roma aveva contribuito a costruire un gruppo competitivo. Si attendono notizie, si attende una svolta. Che potrebbe essere rappresentata dall’arrivo di un direttore, sul quale si sta riflettendo, e dall’apporto di qualche “procuratore di fiducia” come Giovanni Tateo.
Il futuro del club. Il Messina ha chiarito tramite l’ufficio comunicazione che l’unica trattativa concreta per la cessione del club è quella con AAD Invest. È poi arrivata una manifestazioni d’interesse via pec. Un’altra potrebbe arrivare da soggetti non legati al territorio messinese, ma non negoziazioni reali al momento. Diversa la situazione dell’imprenditore Immacolato Bonina, la cui eventuale partecipazione potrebbe seguire modalità differenti.
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