Il Messina viaggia su un doppio binario, con le sensazioni che si mescolano tra le esigenze di fare punti per rimanere incollati al treno salvezza e la trattativa societaria che nelle prossime due settimane dovrebbe portare alla svolta annunciata da mesi. Un dicembre di fuoco.
Tutti a disposizione. Sul campo i giallorossi saranno impegnati domani in una delicatissima sfida salvezza in casa della Turris. Ieri mattina il gruppo al completo si è allenato al “Marullo”, con mister Giacomo Modica che ha provato diverse soluzioni, considerato che può contare sull’intera rosa. Stamattina la rifinitura e poi la partenza subito dopo pranzo. L’allenatore non parlerà nemmeno stavolta, proseguendo il proprio personale “silenzio stampa”, che poi di conseguenza è una chiusura anche alla tifoseria, che da tempo non conosce i pensieri del trainer, sul piano tecnico ma anche umorale in rapporto al momento della squadra. E che anche all’interno, pare che questo mutismo non sia più proprio gradito.
Ragionamenti “congelati”. I risultati tutt’altro che brillanti, che al netto delle penalizzazioni vedrebbero l’Acr penultima in classifica, hanno portato sul banco degli imputati anche Modica e il direttore sportivo Giuseppe Pavone, che si sono occupati della costruzione di un organico che, evidentemente, mostra lacune sportive e in termini di personalità. Turris, Foggia e Juve NG: un trittico di gare cruciale, che può indirizzare la stagione del Messina. E può anche influire sul futuro dei responsabili tecnici. Ed ecco che presente e avvenire (societario) si miscelano. È ovvio che in questo momento ogni decisione risulti congelata (per ragioni strategiche ma anche economiche) in virtù dell’annunciato passaggio dell’80% delle quote alla AAD Invest. La quale dovrà riprogrammare da subito, perché c’è un calciomercato da affrontare e anche una struttura societaria incompleta da rinforzare.
Vuoti da colmare. Manca ad esempio e su tutto, unna figura che si occupi della direzione generale, questione sollevata infinite volte da queste colonne e non solo, ma ancora una volta ignorata o affrontata con pezze inadeguate, temporalmente limitate o senza sbocco prospettico. Con la conseguenza di vuoti comunicazionali, accentramento sbilanciato ma anche spazi per figure ambigue in settori che avrebbero bisogno di tutt’altro peso, specie in un momento come questo. Non è un’emergenza per domani, ma è un punto focale che, in caso di effettivo subentro, i nuovi proprietari dovranno affrontare.
I precedenti. Intanto testa alla trasferta campana. Coi precedenti che evidenziano, qualora ce ne fosse bisogno, quanto sia dura andare a fare risultato a Torre del Greco. Nei 15 precedenti in casa dei Corallini, infatti, solo una volta i giallorossi sono riusciti a vincere: campionato 1999/2000, sfida decisa da Enrico Buonocore. Parità nella scorsa stagione: 2-2 firmato da Emmausso nel recupero. Prima Rosafio aveva risposto a Nocerino, poi l'autorete di Frisenna. In totale sei i segni ics, otto successi biancorossi.
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