Quello che la scorsa stagione era stato il mese peggiore del campionato, nel 2024 potrebbe rappresentare un punto di svolta per il Messina. Dal “novembre nero” del 2023 al trampolino verso porti più sicuri nell’anno in corso, almeno questo dicono i primi due impegni contro Catania e Giugliano, che hanno fruttato quattro punti seppur rappresentassero impegni tosti. Ma adesso bisognerà dare continuità per rendere efficace il percorso di crescita palesato, passato anche da una consapevolezza diversa nell’approccio alle gare, che ha visto la squadra, su indirizzo di Giacomo Modica, rinunciare a qualcosa sul piano offensivo (e lo dimostrano anche i pochi gol segnati per un tecnico dall’impronta zemaniana) per guadagnare in equilibrio e stabilita. Passando dai zero gol subiti nelle ultime due uscite, rispetto ai nove incassati nelle precedenti due contro Cavese e Avellino. All'orizzonte, adesso, per chiudere il mini ciclo, le sfide alla porta contro Team Altamura a Bari di domenica pomeriggio e quella successiva al San Filippo contro il Sorrento (24/11). Per poi chiudere la volata a dicembre con altri impegni alla portata contro Turris (1/12), Foggia (7/12), Juve U23 (14/12) e Potenza (22/12), prima della sosta natalizia. Insomma, un assist importante per tirarsi fuori dai bassifondi e in vista del mercato invernale, potrebbe arrivare proprio dal calendario. A proposito di mercato, questo periodo servirà anche al ds Giuseppe Pavone (ma anche a Modica che ha scelto di concerto con l’esperto dirigente i calciatori sui quali puntare) per fare delle valutazioni su chi ha rispettato le aspettative e chi invece le ha deluse. Di sicuro ci sono alcuni atleti che stanno tirando la carretta come Manetta, Lia, Rizzo, Frisenna, Pedicillo, Garofalo, Petrungaro e Anatriello. Altri come Marino, Mamona o Salvo che all’occorrenza stanno facendo bene, quelli “attesi” come Petrucci, mentre altri fin qui hanno deluso e bisognerà capire se continuare a puntarci (partendo dal presupposto che questa gestione ha sempre messo davanti l’appartenenza e il legame col progetto rispetto alle mere prerogative tecniche). Sembra evidente che ci siano alcuni reparti da rinforzare, su tutti quello d’attacco ma anche gli altri guardando alle rotazioni. Ragionamenti a più ampio raggio, come quelli che andrebbero fatti sui calciatori in scadenza (rinnovo o cessione per capitalizzare). Ma per il momento la testa è rivolta al campo (oggi doppia razione di lavoro tra Camaro e San Filippo), proprio perché una prosecuzione nell’inversione di tendenza a livello di risultati potrebbe anche cambiare le carte in tavola e le valutazioni. Questo si augurano i tifosi, anche coloro che continuano a ritenere imprescindibile una svolta societaria.