Lo 0-0 del “Massimino”, nell’atteso e insidioso derby contro il Catania, e la prima gara esterna senza subire reti non saranno sicuramente la cura per tutti i mali del Messina, ma sono fattori che possono rappresentare una ripartenza, pur senza facili entusiasmi. Un punticino di sofferenza e attenzione, ottenuto, anche con un pizzico di fortuna, su un campo difficile e in un match sempre dal fascino particolare. Si è aperto così un mese che dovrà necessariamente essere diverso dall’ormai noto “novembre nero” della passata stagione, rispetto alla quale i giallorossi, dopo 13 giornate, hanno anche raccolto un punto in meno e vinto solo una partita, quella interna contro il Taranto (4-1) dello scorso 7 settembre. In due mesi la squadra guidata dal tecnico Giacomo Modica ha conquistato solo sei pareggi in dieci turni, scivolando pericolosamente in classifica.
Non si guarda ma... Spesso tecnici e calciatori – dicono – non considerano la graduatoria, troppo incerta o spesso non veritiera dopo poche partite. Si evita di guardarla, ma è una classifica, ora anche modificata dalle penalizzazioni, che mette in evidenza tutte le difficoltà di un Messina che naviga in piena zona playout e che chiarisce nettamente l’urgenza di invertire la rotta prima possibile e ritrovare la vittoria. Le rivali non corrono, ma comunque cominciano a dare qualche segnale, come la Cavese, al secondo successo consecutivo, o soprattutto il Taranto, capace di espugnare il campo dell’Avellino e conquistare tre punti che, per divario di organico e ambizioni dei campani, hanno un peso specifico non indifferente, ricordando anche il netto 6-0 subito dai giallorossi.
La diciottesima posizione con appena 10 punti, come il Foggia, non compromette nulla a patto che arrivi un cambio di passo. Da un lato, il ritardo dalla zona salvezza è di appena tre lunghezze, ma dall’altro l’ultimo posto è distante solo quattro punti.
Il prossimo avversario. In questa situazione precaria all’orizzonte c’è il Giugliano dell’ex tecnico (per poco) Valerio Bertotto e che, come il Monopoli, è una delle rivelazioni del campionato. Reduci dai due successi contro Picerno e Trapani, deciso dall’altro ex Ibou Balde (già 5 gol in 8 presenze, contro i 7 in 34 gare con il Messina), i campani si sono confermati una squadra che, imprevedibile e poco lineare nei risultati (10 punti in trasferta), non si trova per caso al terzo posto con 23 punti: «Dobbiamo mantenere i piedi per terra, essere concreti e fare un passo dopo l’altro, perché da una partita all’altra le dinamiche possono cambiare», ha commentato l’allenatore gialloblù, deciso a dare continuità ai risultati positivi: «Dobbiamo stare sempre sul pezzo e concentrati. Servono giusto atteggiamento e continuità. Ci teniamo stretto quanto fatto, ma proseguiamo e non ci accontentiamo».
Messina avvisato e, dopo una settimana complicata (1 punti in tre incontri ravvicinati), dovrà essere più deciso e convinto in fase offensiva per piegare l’entusiasmo campano.
Messina, all’orizzonte c’è il Giugliano: Modica dovrà rinunciare a Salvo
Il sofferto pari conquistato a Catania e la prima gara esterna senza subire reti rappresentano fattori da cui ripartire
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