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Il Messina resiste agli assalti del Catania: un punto prezioso in trasferta dopo l'espulsione di Salvo

Catania 0 - Messina 0

Catania (3-5-2): Adamonis 6, Ierardi 6, Di Gennaro 6.5, Castellini 6, Raimo 5.5, Luperini 5.5 (15’st Stoppa 6), Verna 6, Carpani 6 (25’st Jimenez 5.5), Anastasio 7, Inglese 6, Montalto 4.5.
All. Toscano 5

Messina (4-3-3): Krapikas 8, Salvo 5.5, Ndir 6.5 (14’st Ortisi 6), Manetta 6.5, Rizzo 7, Garofalo 6, Pedicillo 5.5, Frisenna 6, Lia 5.5 (24’st Mamona 6), Anatriello 5.5 (24’st Luciani sv, 36’st Anzelmo sv), Petrungaro 6 (36’st Morleo 6).
All. Modica 6.5

Note: ammoniti Ndir e Montalto. Espulso Salvo al 33’ per fallo su Inglese lanciato a rete. Angoli . Recupero 3’ e 6’. Spettatori 17674 al “Massimino”.

Il Messina strappa un pareggio con le unghie e coi denti a Catania, resistendo agli attacchi ripetuti degli avversari, rischiando di capitolare in diverse occasioni ma alla fine guadagna un punto che muove la classifica dopo due sconfitte consecutive pesanti.
Etnei che partono con la doppia punta di peso, Inglese e Montalto. Ospiti con il 4-3-3 ma con posizionamenti sperimentali: in difesa Salvo, Ndir, Manetta e Rizzo terzino sinistro. Pedicillo nel ruolo di play, Garofalo e Frisenna ai suoi lati. Il Catania quando si snoda rischia di fare male e Luperini va in diagonale per Montalto che sfiora il palo. Al 29’ pallone al bacio a tagliare la difesa di Inglese per Carpani, Krapikas in uscita disperata lo ferma e i due entrano in contatto. Per l’arbitro palermitano Mucera non c’è nulla e in effetti il portiere tocca prima la palla. Rossoblù che continuano a provarci dalla distanza e al 33’ è il turno di Verna, con la sfera che si perde sopra la traversa. L’occasione più ghiotta (in probabile posizione di offside) per il Catania nel primo di recupero: flipper in area, palla a Inglese che colpisce a botta sicura all’altezza dell’area piccola ma Krapikas gli sbarra la strada miracolosamente. Il Messina soffre ma regge e si va a riposo sullo 0-0.
Finisce 0-0, il Catania esce tra i fischi pesanti del “Massimino”, l’Acr si porta a quota dieci punti in classifica che però significa penultimo posto assieme a Taranto (vittorioso ad Avellino) e Foggia (che ancora deve giocare). Iniezione di fiducia ma la strada resta assolutamente in salita.

 

 

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