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Messina annichilito dall'Avellino: gli irpini vincono 6-0. La squadra si scusa con i tifosi

AVELLINO-MESSINA 6-0

MARCATORI: pt 19’ De Cristofaro, 29’ Enrici, 44’ Russo; st 11’ Russo, 28’ Patierno, 47’ Patierno.

AVELLINO (4-3-1-2): Iannarilli 6.5; Cancellotti 7, Rigione 7 (15’ st Cionek 6), Enrici 7.5, Frascatore 6 (21’ st Liotti 7.5); De Cristofaro 7, Palmiero 6 (21’ st Armellino 6), Sounas 7.5 (15’ Gori 6); D'Ausilio 7 (9’ st Tribuzzi 7); Patierno 7.5, Russo 8. A disp. Marson, Llano, Benedetti, Solaro, Arzillo, Mutanda, Toscano, Campanile, De Michele. All. Biancolino 7.
MESSINA (4-3-3): Krapikas 4; Salvo 5, Manetta 4.5, Rizzo 5, Ortisi 5 (1’ st Morleo 5); Frisenna 5 (26’ st Di Palma 5.5), Anzelmo 5.5 (1’ st Ndir 5), Garofalo 5; Petrungaro 6 (26’ st Mamona 5), Luciani 5 (40’ st Re sv), Pedicillo 5.5. A disp. Curtosi, Lia, Anatriello, Marino, Adragna, Mameli. All. Modica 5.
ARBITRO: Sacchi di Macerata 6. Guardalinee: Colaianni-Pilleri. Quarto ufficiale: Manzo. NOTE: Spettatori e incasso non comunicati. Ammoniti: Frisenna, Di Palma, Manetta a Russo per gioco falloso. Angoli: 2-3, Recupero 0’ pt, 3’ st.

Che l’Avellino fosse in gran forma non lo si è scoperto di certo ieri, che il Messina fosse in difficoltà neppure, ma, adesso, ci sarà da rimboccarsi le maniche ancor di più per smaltire scorie che la sonora sconfitta rimediata lascerà inevitabilmente sul groppone: 6-0 al Partenio-Lombardi sotto gli occhi di 225 tifosi giunti al seguito della squadra. Encomiabili supporter, eterni innamorati, che a fine partita hanno visto i giocatori accompagnati da Modica sotto al settore per scusarsi per la prestazione offerta e ringraziarli per la presenza. La terza sconfitta nelle ultime otto partite senza vittorie è maturata al termine di una partita a senso unico. I giallorossi sono rimasti in partita poco più di un quarto d’ora. La difesa ha retto botta, scricchiolando, prima di crollare sotto i colpi dei lupi allenati dall’ex Biancolino, alla quinta vittoria di fila e al sesto risultato utile di fila: venti gol fatti e uno solo subito. Al 19’ De Cristofaro ha approfittato di una mancata presa alta di Krapikas e dell’assist di tacco dell’ex Russo. Il portiere lituano era stato bravo poco prima su Patierno, ma non si è confermato nell’azione che ha rotto l’equilibrio e dato origine a un pomeriggio da dimenticare. Dieci minuti più tardi, calcio d’angolo di D’Ausilio: Enrici ha raddoppiato sfruttando una torre di Rigione e l’immobilità della difesa ospite che, al 44’, è stata punita come due anni fa proprio da Russo: con un tocco al volo ha preso in controtempo l’estremo difensore lituano e non ha esultato. Salvo non è riuscito a contenere le avanzate di Cancellotti, determinante con una diagonale su Luciani sul risultato di 2-0. Fatta eccezione per un gran tiro di Petrungaro, parato da Iannarilli con un riflesso felino, Manetta e compagni hanno faticato a rendersi pericolosi. I cambi all’intervallo non hanno pagato. Anzi. È stato l’Avellino, facendo ricorso alla sua rosa costruita per vincere, a mettere in campo forze fresche che hanno regalato altri grossi problemi a un Messina incapace di alzare il suo baricentro. Russo di testa ha firmato la sua personale doppietta al 54’ su cross di Tribuzzi. Patierno lo ha imitato con due zampate su assist del subentrato Liotti al 73’ e 92’. Passivo pesante, la classifica piange.

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