Il Messina torna in campo, al “Franco Scoglio”, per ritrovare una vittoria che manca dal 7 settembre, l’unica stagionale maturata tra le mura amiche contro il Taranto. Da allora i giallorossi hanno giocato bene ma raccolto meno di quanto probabilmente avrebbero meritato, per errori individuali o di reparto, dettagli che fanno la differenza. Fa parte del processo di crescita di una squadra giovane ma con un’identità precisa, ma la classifica non aspetta e dunque bisogna continuare a “muoverla”, anche a piccoli passi come dimostrano i cinque pareggi raccolti, alcuni pesanti come quelli con Benevento e Trapani, seppur tra i rimpianti, soprattutto nell’ultima occasione al “Provinciale”. «Non dobbiamo abbassare la guardia, la classifica non è rosea come avremmo meritato ma abbiamo sempre dato l’idea e la sensazione di voler combattere, mi affido all’organizzazione e all’impianto sia tecnico-tattico che soprattutto morale - ha detto alla vigilia, attraverso i canali ufficiali del club, il tecnico Giacomo Modica -. Ho la consapevolezza di aver scelto persone importanti che hanno sposato un progetto, giocatori che hanno fame e un certo spirito. Al di là della qualità, un gruppo legato a quello che propongo in campo, venendomi dietro. E questo ci rende felici». Ma sul rettangolo vedere ci sarà da battagliare contro un avversario che, fin qui, è il migliore per rendimento in trasferta ma arriva in riva allo Stretto con un’emergenza totale in difesa: «So che affrontiamo una squadra che ha fatto tanti punti fuori casa, giocano un calcio di ripartenza e hanno organizzazione di gioco, allenati da un ottimo tecnico. Dovremo essere bravi a pensarla come una “Trapani bis”, tutte le partite sono difficili, ognuna presenta qualche insidia». Tra quelle che portano alla sfida odierna, per l’Acr sono le assenze. Anzelmo squalificato, Marino e Cominetti non convocati, così come Luciani che si era già fermato in settimana ma senza che filtrasse nulla. Salvo e Petrucci saranno invece in distinta, bisognerà capire se il play potrà essere schierato dal primo minuto. In ogni caso sono state valutate diverse alternative: «Quelli che ci sono stanno bene. Abbiamo qualche infortunato, ma la squadra quando in passato è stata sollecitata ha sempre risposto sempre bene. Ho fiducia a prescindere dagli interpreti». Ultima battuta sull’approvazione dello schema di convenzione per l’uso dello stadio “Scoglio”: «Ci siamo adattati a tante situazioni e continueremo a farlo. Ho saputo di questo procedimento, spero di avere a breve notizie ancora più belle e che potremo entrare qualche volta al San Filippo per gli allenamenti. Andare nel campetto a sette è stata un’esigenza mia per fare un allenamento intenso, come dichiarato, era inserito nel programma di lavoro. Dobbiamo andare avanti per la nostra strada, consapevoli che a breve ci sarà l’aiuto da parte di tutti per entrare allo stadio, visto che è un impianto in cui, in dieci giornate, non abbiamo messo piede a parte le partite ufficiali».