Le questioni legate allo stadio “Franco Scoglio”, dopo i casi limite del Messina costretto ad allenarsi nel parcheggio e poi in un campetto a sette, appaiono prossime alla risoluzione. Amministrativamente parlando. Il Comune ha approvato infatti lo schema di convenzione relativo all’uso dell’impianto di San Filippo per la stagione agonistica in corso, approvando lo schema di convenzione che dovrà essere firmato ora dal sindaco Federico Basile e dal presidente Pietro Sciotto. La deliberazione, proposta dall’assessore la ramo Massimo Finocchiaro, è stata votata lo scorso giovedì dalla Giunta.
Disponibilità e stanze. La società utilizzatrice ha dichiarato la disponibilità di assumere direttamente gli oneri delle attività necessarie a garantire il regolare funzionamento delle aree dell’impianto per lo svolgimento delle partite di campionato ed il rispetto delle prescrizioni di sicurezza dettate dagli organi di controllo. Nello specifico, l’attività agonistica è sottoposta alla vigilanza da parte delle Autorità per l’ordine pubblico e la sicurezza che, attraverso il Gruppo operativo (Gos), prima di ogni incontro, prescrivono lo svolgimento di attività di verifica e accertamento. Il Messina ha chiesto anche di potere utilizzare i locali della “foresteria” (già disponibili comunque), ritenuti «strettamente funzionali all’attività sportiva al fine di ottimizzare la programmazione delle attività preso l’impianto», facendosi carico «del buon mantenimento e della realizzazione di interventi manutentivi che si dovessero rendere eventualmente necessari» previamente concordati con il Dipartimento tecnico di Palazzo Zanca.
Conti, tra passato e futuro. L’assunzione da parte della società degli oneri economici «potrà eventualmente essere compensato con quanto dovuto al Comune a titolo di tariffe dovute per l’utilizzo dell’impianto, considerato che per l’uso del “Franco Scoglio” l’Acr è chiamata a pagare il corrispettivo determinato dalla tariffa comunale». Uno strumento, quello delle compensazioni, già usato in passato da altre gestioni che spesso ha lasciato strascichi, non trovando intesa a posteriori tra le parti tra ciò che era stato fatto, i costi e l’effettivo beneficio. Ma è stato garantito anche stavolta. Mensilmente si procederà con il conteggio delle somme dovute dal Comune e alla rendicontazione delle spese eventualmente sostenute dal club. Eppure, passaggio che stranisce un po’ nella lettura dell’accordo, non tutto è ancora stato “chiarito” nei rapporti. Nella delibera, infatti, si fa riferimento a «somme dovute per l’uso dello stadio in relazione alle precedenti stagioni agonistiche», per le quali «che si demanda ai dirigenti dei Dipartimenti Servizi alla persona e alle imprese e Servizi manutentivi di procedere alle verifiche per la definizione degli importi definitivi che il Messina deve all’Ente, con pagamento degli importi dovuti». Se il club non dovesse adempiere? «Si procederà alla revoca alla convenzione». Di fatto, è come se si affittasse la casa a un inquilino senza che questo abbia saldato i pregressi, peraltro numericamente non conteggiati...
Oneri e manutenzioni. Il Messina avrà l’obbligo di custodia h24 dell’impianto, pulizia dei locali compresa la foresteria, manutenzione ordinaria (riparazione e rinnovamento delle finiture degli edifici e opere di sistemazione interna legate ad un miglior funzionamento); organizzazione dei servizi bar e parcheggi. Gli interventi di manutenzione straordinaria saranno invece a carico del Comune, che per motivi d’urgenza potrà comunque autorizzare il Messina a sostituirsi per lavori riguardanti l’agibilità della struttura e la salvaguardia dell’ordine pubblico durante le partite. Il Comune invece rimane titolare «di ogni altra attività connessa alla gestione, inclusa la gestione degli impianti pubblicitari i cui corrispettivi sono introitati al Comune. È fatto divieto al Messina di consentire a terzi l’uso degli impianti pubblicitari: le relative autorizzazioni dovranno essere rilasciate dagli uffici comunali. L’Ente, tramite MessinaServizi, provvederà a rifornire il gasolio per il funzionamento delle caldaie fino a un importo di 11mila euro, coperto da un incremento delle tariffe per gli incontri agonistici (ri)stabilito in 3200 euro.
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