Una stagione con uno sguardo, talvolta distratto, su campo, calcio giocato e organizzazione e una visione attentissima, maniacale sul bilancio e sulla questione minutaggio. Da quando è tornato tra i professionisti, ma oggi più che mai, il Messina non ha fatto mistero di voler rientrare nei parametri richiesti dalla Lega Pro per incamerare un contributo economico extra, ma la fa valorizzando i giovani… delle altre squadre. Vicenda che cozza frontalmente con il totale disinteresse della proprietà attorno al settore giovanile, sempre più esternalizzato e abbandonato a sé stesso, tanto che gli under migliori di questi anni sono arrivati a Messina in prestito.
Il conto. Analizzando il dato delle prime sette giornate, il Messina dovrebbe incassare una cifra vicina ai 60mila euro, come Cavese e Casertana. Banalmente, più sei giovane (si prendono in esame i nati dal 2002 in poi) e più la società incassa, meglio se sei un prodotto del settore giovanile.
I più utilizzati. Leonardo Pedicillo, classe 2003, è la garanzia della stagione del Messina: 785’ trascorsi in campo nelle nove presenze tutte da titolare, collezionate innanzitutto perché è calciatore di valore, al di là della carta d’identità. Come Gennaro Anatriello (2004) arrivato in biancoscudato in prestito dal Bologna: 4 gol, 713’ giocati e un solo ingresso dalla panchina (a Latina), nelle nove gare disputate. Da punta centrale ha confermato di poter dare quella stabilità al reparto cercata a lungo da Modica.
I nodi. La titolarità del portiere Flavio Curtosi (2004, 6 presenze) ha scatenato le maggiori discussioni, considerando la delicatezza del ruolo e le incertezze dell’ex Città di Sant’Agata. Posizione nevralgica anche per Domenico Anzelmo, ragazzo che si farà al netto della recente espulsione di Trapani: avvio promettente, titolare nelle quattro giornate iniziali e oltre 400’ giocati, prima di lasciare spazio al recuperato Petrucci. Peppe Salvo (2003) avrebbe potuto garantire minuti importanti e di qualità e il suo infortunio ha rappresentato un problema anche per i contributi legati al minutaggio. A sinistra, la novità potrebbe essere Umberto Morleo (2005) che ha debuttato da titolare contro il Trapani giocando un’ora e strappando la sufficienza. Potrebbe rappresentare una nuova opzione per mister Modica.
Quota minore. I nati nel 2002 fanno “guadagnare meno” e nel conteggio del minutaggio ne vengono presi in esame soltanto due (l’eventuale terzo viene equiparato a un over). Lino Ortisi è il più presente, seguito da Giulio Frisenna, che però ha fatto i conti con l’infortunio che lo ha tenuto fuori per quasi due partite (soltanto 12’ contro la Casertana). Più arretrato Luciani (333’ in 7 presenze), mentre Mamona fatica a trovare spazio.
Scarso utilizzo. Meno impiegati Manuel Di Palma (2004) e Alessio Re (2003), che non sono riusciti a trovare continuità: il primo era finito anche ai margini della rosa, il secondo deve ancora ritrovarsi dopo l’infortunio dello scorso anno.
Guida il Benevento. A comandare la speciale classifica dei contributi legati all’impiego dei giovani c’è il Benevento , segno di come si possano impiegare i giovani anche in contesti vincenti. I sanniti incasseranno 140mila euro, frutto dei calciatori allevati nel proprio settore giovanile come il portiere del 2007 Alessandro Nunziante o l’attaccante del 2005 Mario Perlingieri.
Messina, il minutaggio prima di tutto: già incassati 60mila euro
Giallorossi attentissimi sull’utilizzo dei giovani che portano denari nelle casse societarie, Pedicillo e Anatriello gli inamovibili di Modica
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