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Modica: "Il Messina non ha mai giocato male anche se i risultati rubano l’occhio"

Il tecnico ha rilevato le ottime prestazioni nonostante «le anomalie che abbiamo»

Si avvicina la sfida esterna contro il Trapani con la curiosità relativa alle scelte di Giacomo Modica. Due le novità iniziale nell’ultima gara contro il Benevento: la prima, probabilmente la più prevedibile, ha interessato il portiere. Dopo cinque presenze da titolare, in panchina Flavio Curtosi e tra i pali Titas Krapikas, che aveva esordito a Cerignola. Una decisione che, però, non ha risolto, a detta dell’allenatore, il ballottaggio sul ruolo di numero 1: «Krapikas ha fatto bene, è lì per parare, così come Curtosi. È arrivato il momento di dare il suo contributo e lo ha fatto in maniera eccellente, come tutta la squadra. Ci potrà dare l’esperienza del suo vissuto nei vari campionati e, soprattutto, ha dalla sua parte il modo di essere sereno e tranquillo», ha spiegato l’allenatore giallorosso, al quale, invece, non sono andate giù le critiche (ritenute eccessive) al classe 2004: «Curtosi è stato ammazzato fin dall’inizio. Ha poche responsabilità, si è comportato bene e gli rompono sempre le scatole. Non tolgo i meriti e la bravura di Krapikas, ma vogliamo sempre il fiore all’occhiello, il nome. Abbiamo due portieri forti, Krapikas ha fatto bene e siamo felici di averlo con noi. È una squadra che deve crescere e dare il meglio di sé, ma non ha mai lesinato impegno in otto giornate».
La vera sorpresa, invece, è stata la maglia da titolare di Martino Cominetti, che finora aveva collezionato 90 minuti in sei presenze. Il classe 1998 è stato schierato prima da punta centrale nel 4-3-3 e, poi, sulla destra nel 4-1-4-1 ridisegnato per prendere alto il Benevento, scambiandosi la posizione con Anatriello: «Ha grande duttilità, attacca bene la profondità, lotta e fa a sportellate. Mi serviva che impegnasse i due centrali per dare libertà di inserimento ad Anatriello che – ha spiegato il tecnico – poi si è fatto risucchiare e li ho invertiti perché Cominetti ha corsa, gamba, forza ed è capace di fare anche interdizione». Oltre un’ora in campo a lottare e anche una buona occasione non sfruttata ma, come tutta la squadra, ha incassato gli elogi del tecnico: «I risultati rubano l’occhio ma i ragazzi non hanno mai giocato male. Devo dare tempo e possibilità di crescita e, con tutte le anomalie che abbiamo, siamo più avanti rispetto all’anno scorso – ha detto Modica riferendosi probabilmente alla condizione generale del gruppo, non al numero di punti che è inferiore rispetto al 2023/24 –. Sono contento della crescita, c’è la consapevolezza di poter giocare contro tutti e non abbiamo mai steccato. Siamo stati condannati dagli episodi, ma con cinque punti in più parleremmo di meraviglia, mentre qui aleggia sempre l’ombra del fantasma del risultato».

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