La ribalta di RaiSport e il commento degli analisti nazionali ha confermato il ritornello di questo primo scorcio di campionato. Anche a Picerno il Messina piace per la volontà e strappa complimenti per la qualità del gioco espresso dalla cintola in su, ma poi non porta punti a casa per la terza trasferta su quattro. Distrazioni fatali. Il primo gol incassato al “Curcio” da Cardoni è un concorso di colpe che inchioda l’intero pacchetto arretrato: la palla messa in mezzo da sinistra da Maiorino passa tra Rizzo e Curtosi senza che nessuno dei due intervenga. Ortisi è bruciato dal numero 99 lucano che da due passi non può proprio sbagliare. È l’ormai consueta distrazione che cancella quanto di buono fatto in precedenza e spiana la strada al Picerno verso una vittoria che da quel momento non sarà più in discussione, con il Messina colpito e affondato soprattutto sul piano psicologico. Segnali poco incoraggianti. Poco prima della punizione che porta al raddoppio, si vedono Petrucci e Lia rimproverare aspramente e con ampi gesti Curtosi che, invece di rinviare lontano, cerca un’improvvida costruzione dal basso nel tentativo di chiudere uno scambio con lo stesso Petrucci. Esposito intercetta, Di Palma lo stende e dalla punizione che ne nasce arriva la corta respinta di Curtosi e il tap-in vincente di Petito. Ma anche Rizzo e Ortisi, in occasione del primo gol, non se le mandano a dire: segnali poco incoraggianti e che confermano come a questo Messina manchi un leader emotivo, capace di assumersi le responsabilità per l’intero gruppo, ma anche di fare da parafulmine nei momenti delicati. Problema portiere. Per la questione minutaggio, il Messina ha deciso di puntare con decisione sul portiere Flavio Curtosi, classe 2004 alla prima esperienza tra i professionisti dopo due annate in Serie D con Città di Sant’Agata e Notaresco (61 presenze complessive e 67 gol al passivo). Un azzardo che fin qui non ha pagato, perché sono già tante le incertezze palesate dal giovane portiere e che, specie nelle ultime due trasferte, sono costati punti pesanti. Con il Benevento scoccherà l’ora di Krapikas? Il portiere lituano, tesserato negli ultimi giorni di mercato, ha giocato solo la gara di Cerignola e anche lui non è stato esente da colpe nella sconfitta. Zona playout. Il Messina, dopo il ko di Picerno, è entrato definitivamente in zona playout, appaiato a quota 6 a Juventus Next Gen e Turris, con un punto in più del Foggia e tre sul fanalino di coda Taranto. Alle porte una fase del calendario davvero complicata: domenica al “Franco Scoglio” arriverà il Benevento, attuale capolista proprio con il Picerno, poi sarà la volta della trasferta di Trapani (venerdì 11 ottobre) e, dopo la gara casalinga con il Monopoli, della visita all’Avellino. Avversarie toste e di alto livello, fare punti sarà tanto difficile quanto fondamentale. Arbitro. Sarà Edoardo Gianquinto di Parma a dirigere la sfida tra Messina e Benevento di domenica. Il fischietto emiliano sarà coadiuvato dagli assistenti Vincenzo Andreano di Foggia ed Emanuele Bracaccini di Macerata. Quarto ufficiale Pietro Marinoni di Lodi.