Messina

Giovedì 21 Novembre 2024

Quelle diecimila cartoline spedite da Messina: “Vogliamo Totò Schillaci in Nazionale”

Toto Schillaci e Messina, sette stagioni indimenticabili di quel “passaggio” lungo - come lo ha definito il Tg1- che gli ha permesso di aprire le ali verso il grande calcio, insieme ai due mentori Scoglio e Zeman. Anni decisivi, vissuti nell’entusiasmo dei tifosi, come ben evidenziato anche dal “Corriere della Sera”, che ha pubblicato una nota specifica e la figurina dello Schillaci “messinese”. Totò arrivò diciottenne dall’Amat Palermo nell’estate del 1982, e venne ospitato in un appartamento in una zona della piscina comunale, non lontano dal Don Orione, che condivideva con l’amico e collega Carmelo Mancuso: «Mangiavamo pane e calcio, passavamo le giornate al “Celeste”, la nostra casa dove ci allenavamo e dove abbiamo vissuto tante gioie. mangiavamo alla trattoria “Il padrino”. Non avevamo distrazioni, eravamo concentrati a vivere la nostra carriera e il Messina è stato il nostro lancio verso il calcio professionistico. Totò è riuscito a realizzare i sogni di ogni ragazzino del Sud», ci ricorda Carmelo Mancuso. Quei gol indimenticabili erano immortalati dalle foto epiche della famiglia Saya, Ciccio, Celestino e il veterano Agostino, che i gol di Totò li immortalava nella “prima” della Gazzetta dal suo straordinario punto di vista del tetto della tribuna del “Celeste”. Così come non si possono dimenticare le telecronache epiche di Rtp. Messina spinse Totò verso la gloria del Mondiale: “Diecimila cartoline per Schillaci azzurro” titolava la “Gazzetta del Sud” nella primavera del 1990: un episodio curioso che testimonia del legame tra Totò e Messina, segno dell’iniziativa promossa dai fratelli Franco e Pippo Bellinghieri, della pasticceria di Contesse, che finanziarono il progetto seguendo l’idea del grafico pubblicitario Antonio Giocondo di “lanciare” diecimila cartoline postali da inviare ai tre giornali sportivi nazionali con il messaggio “Vogliamo Totò Schillaci in Nazionale”. Un’iniziativa originale con cui gli sportivi messinesi manifestavano il loro “affetto” a Schillaci, “con la speranza di vederlo fra i protagonisti di Italia’90”. Così ricorda Giocondo: «C’era un forte movimento in città per avere Totò tra gli azzurri al Mondiale italiano, e mi venne l’idea di disegnare il fronte e retro delle diecimila cartoline, stampate dalla tipografia Giacobbe, distribuite nei negozi, nelle edicole, nei bar e ritrovi cittadini. Dopo una settimana la notizia arrivò sui giornali sportivi nazionali, che erano state sommerse dalle cartoline, e Mino Licordari, lo rilanciò con evidenza sulla Rtp. Abbiamo dato voce a questa tendenza dei messinesi di portare Totò in nazionale e farlo diventare eroe delle Notti magiche…”

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