Il Messina vuol dimostrare quanto vale. Possibili sorprese nella formazione che affronterà la Casertana
Non è tout court ogni cosa da buttare o tutto da glorificare per partito preso: il Messina di oggi vive nelle sfaccettature, si sta costruendo nella necessità di fare risultato così da lavorare più serenamente nel disegno di squadra che Giacomo Modica ha in mente. Ci vuole tempo, ce ne vorrebbe ma gli impegni arrivano uno dietro l’altro e così torna il momento delle valutazioni, delle strategie di gara, delle scelte sull’undici iniziale da opporre alla Casertana, avversario di turno domani al “Franco Scoglio”, stadio in cui sinora l’Acr ha totalizzato tutti e quattro i punti che vanta in classifica. Hic et nunc. Il calcio è adesso, ti costringe a non guardare indietro ma dall’altra parte ti offre nuove possibilità. Al Messina odierno permette di recuperare il terreno perso in trasferta, continuare il processo di crescita necessario per essere all’altezza di un campionato tosto come la Lega Pro, tornare a fare punti per dimostrare di essere sulla strada giusta in termini di sviluppo del progetto tecnico ma anche delle scelte assunte in sede di strutturazione dell’organico. Puntando tanto sui giovani, sui “soldati” adatti al tipo di battaglia sportiva immaginata. Le armi sono conosciute: il Messina proverà a colpire con la propria attitudine offensiva ma dovrà stare attento a non mostrare i fianchi, perché già quattro partite hanno dimostrato che i particolari, l’attenzione ad alcuni movimenti possono risultare fatali. Sbagliare il meno possibile, per poi sfruttare un potenziale ancora in buona parte anche da scoprire. Da Re a Petrungaro, passando per Cominetti e Mamona. Elementi scelti e voluti, che devono far vedere di valere la biancoscoscudata. Giusto per parlare dell’attacco. Evitare le “salite”. Ma per cercare di fare bene, bisognerà anche, per la prima volta in stagione, non essere costretti a rimontare. Sinora, infatti, il Messina è sempre andato sotto, in Coppa e in campionato. Di fronte si troverà una Casertana che non ha ancora vinto, reduce da tre pareggi (ultimi due consecutivi) e una sconfitta. Deli e Galletta non dovrebbero essere delle partita per problemi fisici rimediati contro la Turris, Nel 4-2-3-1 di Iori dovrebbe esserci l’ex Pippo Damian davanti alla difesa, mentre come terminale offensivo spicca l’ex Inter, Satriano, anche se fin qui i Falchetti hanno realizzato appena tre reti, contro i sei dei peloritani. Nell’undici giallorosso, molto dipenderà dalla presenza o meno di Frisenna in mezzo al campo, le cui condizioni sono da verificare dopo lo stop precauzionale dello “Scida”, anche se l’ex Catania è tornato a lavorare in gruppo. Dovesse venire meno l’impiego del centrocampista, al suo posto arretrato Pedicillo con Anzelmo (o Petrucci) e Garofalo. Davanti sicuri Anatriello e Petrungaro, possibili sorprese Re o Mamona. Dietro altri ballottaggi, tra i quali quello sulla fascia tra Ortisi e Salvo. Niente deroghe Il tifo organizzato continua la propria protesta contro la proprietà, anche se è stato “invitato” a sospenderlo almeno per una sera in memoria di Totò Schillaci. L’appello però non verrà accolto: i club torneranno allo stadio solo quando andrà via Sciotto. Magari verranno intraprese altre iniziative per ricordare il campione siciliano, arrivato alla ribalta proprio grazie alle stagioni in riva allo Stretto.