Messina

Domenica 24 Novembre 2024

Messina, gli indizi delle prime giornate. La prossima gara col Taranto rappresenta già uno spartiacque

Personalità ed esperienza sono due di quelle poche cose che non si possono comprare e nella rosa del Messina queste caratteristiche sono davvero ridotte al lumicino. È un dato di fatto, constatazione che deriva dall’analisi di carta d’identità e curriculum dei calciatori che compongono la rosa peloritana. Tanti giovani alla prima vera esperienza tra i professionisti a fare da contraltare alle mancate conferme di autentici leader, “parlanti” come Fumagalli o apparentemente “silenziosi” come Ragusa e Franco. Tre elementi. Le prime due partite di campionato hanno già evidenziato pregi e difetti della truppa biancoscudata. Dall’esuberanza del secondo tempo con il Potenza all’ingenuità di Cerignola, partita che i pugliesi hanno portato a casa con merito e con la capacità di essere “sgamati”, attendendo l’errore dell’avversario. Che puntualmente è arrivato. La gara con il Taranto di sabato fornirà quel terzo indizio che di solito fa la prova: i pugliesi sono stati dati troppo presto per “morti” dopo le problematiche vicende societarie, ma hanno condotto un discreto calciomercato. Sarà già un momento spartiacque della stagione. Sarà la mano dell’allenatore. Se personalità ed esperienza arriveranno col tempo, allora il ruolo principale dovrà essere recitato dall’allenatore. Giacomo Modica ha un compito tosto, di quelli che piacciono a uomini e tecnici di carattere come lui: far diventare squadra, da subito, un gruppo tutto nuovo che solo lavorando d’insieme potrà guadagnarsi una parte importante in un campionato complicato come quello di Serie C. Forse mai come quest’anno, il torneo appare particolarmente equilibrato, fatta eccezione per quelle due/tre corazzate che potrebbero fare il vuoto davanti. Mai il Messina potrà concedersi il lusso di alzare il piede dal pedale dell’attenzione, altrimenti le conseguenze potrebbero essere pesanti. È sempre calciomercato. «Mancano due tasselli importanti» aveva detto lo stesso Modica alla vigilia della sfida con il Potenza. L’addio di Franco è stato numericamente colmato dall’ingaggio di Petrucci, mentre non è arrivato l’atteso attaccante che avrebbe completato il roster offensivo. L’oggetto del desiderio era Marco Rosafio, passato a titolo definitivo dalla Spal proprio al Potenza, e non si è trovato un altro profilo entro il gong del 30 agosto. Sguardo adesso rivolto agli svincolati: sul taccuino del ds Pavone sarebbero finiti Stefano Beltrame, inespresso talento scuola Juventus (classe 1991) che negli ultimi anni ha giocato in Indonesia, Portogallo, Bulgaria e Olanda, e Bradly Van Hoeven, esterno d’attacco olandese classe 2000, reduce da un semestre nella seconda divisione del suo paese con l’Fc Emmen (16 presenze e due gol). Si vedrà nei prossimi giorni se ci saranno sviluppi.

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