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Messina, è stato un mercato rivoluzionario

Diciassette volti nuovi e un “tesoretto” che apparentemente non è stato reinvestito. Sarà una rosa all’altezza? Tante scommesse soprattutto in attacco. La difesa è più esperta ma con l’incognita portiere

Rivoluzione si immaginava e rivoluzione è stata per il Messina che ha salutato gran parte dei protagonisti della scorsa stagione e si è ritrovata con 6 elementi confermati e 17 volti nuovi per affrontare un campionato di Serie C che si prospetta particolarmente impegnativo.

Tante le scommesse su cui si è deciso di puntare per far fronte alle partenze, tra gli altri, di Fumagalli, Emmausso, Zunno (che era in prestito) e, per ultimo, Franco con destinazione Picerno. Alcuni giocatori appaiono già pronti e interessanti per la Serie C, su tutti Anatriello che, al di là dei due gol con il Potenza, ha dimostrato un’ottima attitudine anche caratteriale per un torneo impegnativo e spigoloso come quello di terza serie.
Forse, però, sono davvero troppi gli azzardi messi in campo dal direttore sportivo Pavone e dal tecnico Modica, ai quali il presidente Sciotto avrebbe destinato, stando a quanto ufficialmente comunicato, lo stesso budget utilizzato nella scorsa stagione, nella quale però pesavano alcuni ingaggi pesanti. Un “tesoretto” che apparentemente non è stato reinvestito.

È mancato l’atteso ingaggio in attacco nell’ultimo giorno di mercato, anche perché il Messina aveva completato l’elenco dei 23 calciatori da depositare in Lega con l’arrivo di Petrucci, il sostituito del partente Franco. Soprattutto il reparto offensivo, in una rosa in gran parte da scoprire, desta gli interrogativi maggiori, con tanti giocatori che devono dimostrare di meritare un ruolo di rilievo in Serie C, come Cominetti, ancora 0 gol in carriera tra i professionisti, Blue Mamona che ha mostrato buone cose nel 2021 tra i dilettanti con la Vastese, o Alessio Re, prelevato in prestito dall’Ascoli, ma ancora alle prese con i postumi di un problema fisico. Ai giovani, inoltre, va concessa la possibilità di sbagliare: Anatriello e Pedicillo, grandi protagonisti al debutto con il Potenza, non hanno ripetuto la stessa prova a Cerignola; in mezzo al campo molto gira sulla voglia di emergere di Anzelmo, play di buona fattura, ma che deve crescere in un ruolo delicato e nel primo vero grande banco di prova della carriera.

Con Frisenna “promosso” a leader del centrocampo, i più esperti Garofalo e Petrucci dovranno dare serenità quando il pallone e le partite inizieranno a pesare.
La difesa, il reparto più esperto, appare migliorata rispetto all’anno scorso, nonostante i quattro gol subiti nelle prime due giornate: Krapikas ha sbagliato all’esordio, ma potrebbe essere portiere affidabile (Fumagalli era altra pasta, anche per il peso all’interno dello spogliatoio), mentre accanto a Manetta, Marino e Rizzo regalano un upgrade rispetto a Pacciardi e Polito. Un elemento duttile come Dumbravanu, utilizzabile anche come terzino sinistro, avrebbe fatto ancora al caso del Messina, pensando anche all’innesto di Ndir.

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