Il Messina si gode super Anatriello: "Nessuno si aspettava la nostra reazione. La dedica? Ai miei genitori"
Per 90 minuti, più il recupero fatale (11 minuti tra prima e seconda frazione), c’è stato solo calcio. Ad eccezione di qualche coro, forse anche inevitabile contro la società e il presidente Pietro Sciotto, domenica sera al “Franco Scoglio” è andata in scena la prima casalinga in campionato del Messina. Per 90 minuti c’è stato finalmente solo calcio, con la curiosità di scoprire una squadra rinnovata, con in campo solo quattro reduci della passata stagione, schierata con un modulo inedito (4-5-1 con Frisenna e Pedicillo sugli esterni), con interpreti molto giovani (ben sette under in avvio) e con la voglia di non lasciarsi condizionare dalle situazioni esterne, dal vuoto di uno stadio senza il tifo dei gruppi organizzati e con l’intenzione di controbattere a un avversario come il Potenza che, organico alla mano, si presentava superiore. Si è vista una squadra con il carattere di voler andare oltre i propri limiti di esperienza, capace di reagire allo svantaggio, di colpire due volte in dieci minuti. C’è stato l’impegno di portare a casa un successo che, però, è sfumato solo nel recupero, quando ancora una disattenzione su palla inattiva (Verrengia troppo solo) è costata due punti e la prima vittoria stagionale. Il giovane bomber Se l’ottima gara del 20enne napoletano, in prestito dal Bologna, sia stato “solo” un fortunato debutto o possa rappresentare l’inizio di una grande stagione – come spera tutto l’ambiente giallorosso – lo diranno il campo e il tempo, ma intanto Gennaro Anatriello si gode il debutto in campionato con una bella doppietta: «Abbiamo giocato una partita importante, nessuno si aspettava la nostra reazione. Siamo andati sotto, ma abbiamo lottato su tutti i palloni e la squadra ha giocato una grandissima partita. Sono felicissimo per i miei due gol», ha commentato l’attaccante, a segno anche una terza volta, ma il gol è stato annullato per la posizione irregolare, e dubbia, di Salvo. Una prestazione positiva che va oltre i due gol, perché Anatriello si è mosso bene, crescendo, come tutta la squadra, nella seconda frazione: «Nel primo tempo è stata una partita diversa e anche loro hanno giocato in modo differente: meglio nel primo tempo rispetto al secondo. Io ho avuto una palla gol nel primo, ma non sono riuscito a tirare e mi sono rifatto nella ripresa», ha aggiunto il classe 2004, con un pensiero alla famiglia: «C’erano i miei genitori allo stadio e dedico le reti a loro». Passi avanti per Anatriello e per i biancoscudati rispetto alla prima uscita contro il Crotone in Coppa Italia: «Anche lì avevamo giocato una buona partita. La migliore condizione fisica ci ha permesso di giocare meglio, abbiamo lottato e corso tanto. Abbiamo avuto il pallino del gioco per oltre trenta minuti nel secondo tempo, ribaltando il risultato. Il mister mi aiuta molto in allenamento – ha concluso l’attaccante biancoscudato –, mi dice di attaccare la profondità e di non venire troppo incontro. Penso di averlo fatto e continuerò a seguire le sue indicazioni».