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Messina, urge completare l’organico: ancora troppi vuoti a 11 giorni dall'avvio del campionato

Per l’attacco si insiste sul ritorno di Rosafio ma non alle richieste della Spal

Poco più di due settimane per completare l’organico e comporre un Messina in grado di competere nel campionato di Serie C e capace di raggiungere la salvezza senza particolari patemi.
Operazione non semplice, perché la rosa ha ancora tanti buchi da colmare per alzare l’asticella e il budget a disposizione del ds Pavone non è poi così corposo. Il tesoretto arrivato dalla partenza di Emmausso e dai mancati rinnovi di Ragusa e Fumagalli non sarà reinvestito, anzi l’abbassamento dei costi sembra essere il comandamento numero uno.
Portieri. Flavio Curtosi ha indossato i gradi di numero uno a Crotone: qualche buon intervento da ordinaria amministrazione e il gol incassato da Tumminello da centrocampo, un mix tra il colpo di genio dell’attaccante e l’errore di gioventù del portiere. In panchina c’era il 2006 Di Bella. Serva un innesto, probabilmente un uomo che si prenda i galloni da titolare. Il 2003 Nicola Landi non farebbe la differenza rispetto a Curtosi, mentre un profilo come Pietro Perina, ex Foggia e Catania, potrebbe fare al caso del Messina.
Difensori centrali. La coppia titolare, nel 4-3-3 di Modica, è quella composta da Marino e Manetta e probabilmente si è raggiunto un upgrade rispetto alla scorsa stagione. Ndir Mame Ass è una scommessa (14 partite negli ultimi quattro anni) e servirebbe un ulteriore innesto: in gruppo c’è ancora Francesco Rizzo, 26enne reduce da una stagione da 12 presenze con Turris e Recanatese.
Terzini. Il reparto meglio coperto nella rosa del Messina. Morleo e Ortisi a sinistra, Lia e Salvo a destra garantiscono soluzioni diverse sul piano dell’interpretazione tattica del ruolo. La sensazione è che non arriveranno altri esterni difensivi.
Centrocampisti. Sulla mediana si è intervenuto subito in maniera massiccia. Simonetti, Di Palma, Anzelmo e Pedicillo alzano la quota under, Frisenna è il titolare indiscusso, mentre Garofalo è la mezzala in cerca di rilancio. Poi c’è Domenico Franco, su cui sono tornati alla carica Picerno e Monopoli. Con Manetta sarebbe il leader emotivo di questa squadra e lo scorso anno il suo apporto nello spogliatoio è stato fondamentale dopo il novembre nero. Sarebbe una partenza difficile da colmare, soprattutto sul piano morale, a una decina di giorni dalla prima giornata di campionato. Indipendentemente da Franco, potrebbe essere utile inserire un altro elemento di peso e personalità.
Attaccanti. La nota dolente. Il reparto su cui si è operato con le maggiori difficoltà. Tabula rasa sugli elementi della scorsa stagione, sono arrivati Blue Mamona e Petrungaro sugli esterni e Anatriello come “numero 9”. Troppo poco per scaldare l’ambiente. Tra i possibili obiettivi c’è Marco Rosafio che piace anche a Pistoiese, Torres e Sestri Levante: lui tornerebbe pure, ma stavolta la Spal lo vuole cedere a titolo definitivo e previo indennizo. L’aggregato Martino Cominetti (classe 1998) con 0 gol in carriera tra i professionisti e una quarantina tra i dilettanti non sembra un profilo in grado di fare la differenza in Serie C. Sullo sfondo restano i soliti Magrassi e Dionisi, già nei desiderata del Messina lo scorso anno, ma obiettivi forse troppo ambiziosi da raggiungere.

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