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Messina a Crotone col “caso Modica”. L'allenatore non è partito con la squadra

Per “motivi personali”, senza chiarimenti dalla società. Ennesima situazione grottesca. Esordio in Coppa allo “Scida” per i giallorossi, in 19 e con una rosa incompleta

L’inizio della stagione 2024/2025 sarà ancora nel segno di Pietro Sciotto. Nonostante le trattative per la cessione siano ancora in corso, non si è arrivati a una conclusione con il potenziale acquirente interessato a subentrare, così il Messina giocherà la prima gara ufficiale ancora con lo stesso presidente che, ormai da otto anni, guida il club peloritano. Non ci sarà, invece, il tecnico Giacomo Modica, per un’assenza che va così ad acuire una situazione societaria già di grande incertezza. “Motivi personali” non precisati avrebbero impedito all’allenatore di partire con la squadra e, quindi, non sarà presente allo stadio “Ezio Scida”, dove questa sera (ore 21) i giallorossi sfideranno il Crotone nella gara valevole per il primo turno eliminatorio di Coppa Italia di Serie C. Anche se non è arrivata una comunicazione ufficiale della società (figuriamoci attendersi una conferenza pre-gara...) sulla vicenda, che chiarisse i contorni di una vicenda che genera ulteriore confusione dopo settimane di clima aspro. La squadra peloritana arriva dunque a questo appuntamento con un’altra pesante incognita e da cantiere aperto, con appena 20 tesserati (compresi due del vivaio dello scorso anno), una rosa incompleta sia per quantità che per qualità e con una condizione tutta da verificare. Insomma, non bene.
Impreparati. I 18 giorni di preparazione pre-campionato nel ritiro di Zafferana Etnea non possono essere sufficienti per arrivare atleticamente pronti, soprattutto se per il lavoro intenso del tecnico “zemaniano” sarebbero serviti – come da sua stessa richiesta – tra i 30 e i 40 giorni di allenamento. Ci si dovrà accontentare di quanto riuscito a fare nel ritiro etneo, dove il Messina ha anche disputato due allenamenti congiunti contro Misterbianco (formazione di Eccellenza) e Paternò (serie D). Due test probabilmente poco indicativi per vari fattori, ma adesso si fa sul serio, non tanto dal punto di vista del risultato ma, almeno, dello spirito e della voglia di non sfigurare. La differenza tecnica con il Crotone, squadra allestita per un torneo da protagonista, è evidente sulla carta, ma in campo i giallorossi dovranno cercare di limitare i danni, al di là di una eventuale eliminazione che, in questo momento, non sarebbe comunque un dramma. La vincente affronterà il Catania nel match in programma domenica 18 allo stadio “Massimino”.
Le ultime. Ieri la rifinitura ha chiuso il ritiro etneo, poi la partenza verso la Calabria con 19 giocatori convocati: unico assente il terzino Salvo a causa del problema al ginocchio che lo ha costretto a cure mediche in città. Sarà un Messina tutto da scoprire, ma che alla prima dovrebbe affidarsi al 4-3-3 caro a Modica, che in panchina sarà sostituito dal vice Miranda: Curtosi (2004) al debutto tra i pali, anche per la mancanza di un portiere over, mentre in difesa dovrebbero agire i già noti Lia, Manetta con le new entry Marino e Morleo (2005). In mezzo al campo le certezze sono Frisenna e Franco con Ortisi a completare il reparto, ma si gioca una maglia con Garofalo, uno dei volti nuovi, mentre in attacco sono poche le alterative e scelte praticamente obbligate con Anatriello (2004) al centro, Mamona e Petrungaro ai suoi lati.
Presenza e protesta. Il debutto stagionale del Messina avrà anche il suo seguito di tifosi, che si recheranno in Calabria per sostenere la squadra. Così come era stato annunciato nelle scorse settimane, quando la contestazione della piazza ha raggiunto il suo apice: sì in trasferta, no in casa, questa l’intenzione della tifoseria che, ad eccezione di nuovi sviluppi, dovrebbe disertare la prima in campionato di domenica 25 contro il Potenza. Intanto in città continuano le proteste con i soliti striscioni allo stadio “Scoglio” contro la proprietà e il presidente Sciotto.

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