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Messina, la clessidra si sta svuotando. Si avvicina il match in Coppa con il Crotone

Il tempo passa, il debutto stagionale si avvicina mentre il passaggio di mano societario rimane ancora possibile

Ed è trascorso un altro weekend. Anche il primo fine settimana di agosto è andato via senza ulteriori novità. Si continua confrontarsi, proseguono le interlocuzioni tra il presidente Pietro Sciotto e la controparte interessata a rilevare il Messina. C’è la volontà, rispettivamente, di vendere e di acquistare, ma manca ancora l’ultimo passo. L’acquirente o – come definito nei comunicati ufficiali della società giallorossa – “parte acquirente” o ancora “investitore estero”, lavora nell’assoluta segretezza sulla base di un patto di riservatezza che non permette di palesarsi.
Sei giorni dopo la data del 30 luglio, inizialmente indicata come quella decisiva per il closing, ci sarebbero stati dei passi avanti, ma non si è ancora giunti alla fumata bianca. Il fondo straniero ha richiesto una proroga «per completare le complesse procedure» di acquisizione, ma quanto tempo passerà ancora non è stato specificato. Certamente, non si potrà andare avanti a oltranza e, probabilmente, i prossimi giorni potrebbero essere, non diciamo più decisivi, ma riservare qualche novità.
Anche perché non è una settimana come le altre, ma è quella che porterà finalmente a parlare anche di calcio: con una squadra incompleta e con pesanti carichi di lavoro dovuta alla preparazione pre-campionato in stile Modica, il Messina dovrà pensare anche alla sfida del primo turno eliminatorio di Coppa Italia che giocherà sabato prossimo sul campo del Crotone. Non sarà la classica settimana che precede le partite, ma i giallorossi dovranno comunque scendere in campo per onorare un impegno proibitivo e, forse, neanche di grande interesse.
Più che una gara ufficiale, sarà un test contro un avversario più preparato, completo e che vuole essere protagonista del prossimo campionato. Un Crotone che il Messina ritroverà tra poco più di un mese, ancora allo “Scida”, per la quarta giornata fissata sabato 14 settembre e, si spera, in condizioni migliori.
La speranza è che l’arrivo delle gare ufficiali possa chiudere una lunga vicenda societaria che, pur nella sua complessità, è andata avanti tanto (troppo), mettendo in secondo piano gli aspetti logistici e sportivi, con una rosa che, al momento, non è né pronta e né attrezzata per un campionato difficile e rischioso come la Serie C.
I tre anni precedenti, contraddistinti sempre dai ritardi, non hanno insegnato nulla: per tre stagioni si è dovuto rimediare in corsa nel mercato di gennaio, rivelatosi fondamentale per salvare squadra, stagione e terza serie non senza patemi e difficoltà, ad eccezione della scorsa annata, quella che, più di altre, aveva illuso che si fosse imboccato un percorso fondato su basi più solide, su un progetto sportivo incentrato sulla continuità e sulla possibilità, finalmente, di alzare l’asticella, regalando un campionato con obiettivi più importanti. E sullo sfondo (neanche tanto) una contestazione che, nonostante gli appelli del ds e dei tesserati, non accenna a placarsi: a venti giorni dal debutto casalingo l’ambiente giallorosso non vive sicuramente nella serenità.

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