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Messina, si studiano ancora i dettagli sulla ripartizione delle quote societarie

La scelta anticipata del ds Pavone non dovrebbe compromettere il buon esito dell’accordo

Le famose 48/72 ore che dovrebbero decidere il futuro societario del Messina. Il fine settimana è stato apparentemente interlocutorio nella trattativa del passaggio di proprietà tra Pietro Sciotto e il fondo anglo-americano: la data del 5 luglio inizialmente ipotizzata come deadline è saltata sia per le condizioni di salute del presidente biancoscudato che per la prosecuzione della discussione sull’eventuale ripartizione delle quote.
Il garante Il fondo si è sempre mostrato disposto a rilevare il 100% del Messina, ma non ha mai chiuso la porta a un’eventuale permanenza di Sciotto con una quota minoritaria: opzione gradita all’imprenditore dell’automobile e non solo per una questione di prestigio, ma anche perché restando all’interno del Messina vorrebbe rivestire un ruolo da “garante” sulle prospettive future del club, vigilando sulle reali intenzioni del fondo. La visione delle parti in causa resta comunque ottimistica e si procede con cautela, ma soprattutto con la voglia e la necessità di chiudere l’affare. In un senso o nell’altro.
Tieni il tempo Sia Sciotto che i potenziali acquirenti sono consapevoli della necessità di definire ogni dettaglio entro e non oltre la settimana corrente. Rientra anche in quest’ottica la cautelativa nomina di Giuseppe Pavone come nuovo direttore sportivo da parte dell’attuale presidente: un passo che in origine avrebbe dovuto compiere il gruppo acquirente, come dichiarato ufficialmente dallo stesso Sciotto, ma che comunque non dovrebbe compromettere l’eventuale buon esito dell’accordo.
Il direttore al lavoro Con l’arrivo di Pavone, si ricompone il tandem con il tecnico Giacomo Modica già visto con la Cavese nella stagione 2018/19 e nella primissima parte del 20/21. Due uomini che parlano la stessa lingua calcistica e che possono studiare di concerto la logica da seguire nella composizione dell’organico: il Messina, ormai è noto, ha appena cinque calciatori sotto contratto (Manetta, Salvo, Franco, Frisenna ed Emmausso), ma sul taccuino del direttore sportivo ci sono già numerosi nomi, soprattutto nel settore under, considerato che come già avvenuto lo scorso anno si ricorrerà in maniera massiccia al minutaggio.
Binari paralleli Tra poco più di un mese, il 10 agosto, il Messina farà il proprio esordio ufficiale nella stagione 2024/25, affrontando il primo turno di Coppa Italia in casa del Crotone (il ritiro precampionato dovrà scattare necessariamente entro il 20 luglio). Facile intuire come il club biancoscudato sia in netto ritardo sulla ideale tabella di marcia della programmazione, tanto che l’ex direttore operativo Angelo Costa sta lavorando sotto traccia, seguendo un binario parallelo, affinché il Messina non si faccia trovare impreparato nel caso in cui la trattativa con il fondo dovesse saltare.
Il rapporto tra Costa e Sciotto sembrava essersi bruscamente interrotto alla vigilia dell’ultima gara della scorsa stagione a Monopoli, ma è tornato in auge già da diverse settimane e in attesa dell’uomo che ricoprirà il fondamentale ruolo di direttore generale, è proprio l’ex Licata a svolgerne le mansioni.
Le altre caselle C’è un organigramma quasi interamente da ricostruire in casa Messina. Per un Costa che potrebbe restare, c’è un Cammarata che invece lascerà il proprio posto da team manager, altro ruolo spesso sottovalutato, ma molto importante per la gestione delle esigenze del gruppo squadra.

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