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Il Ds Pavone: "Finalmente a Messina". Attesa per la cessione della maggioranza del club

Direttore sportivo subito al lavoro su costruzione dell’organico e ritiro

Le prime parole di Giuseppe Pavone da direttore sportivo arrivano attraverso un comunicato del club e confermano i contatti che c’erano già stati in passato con il club giallorosso: «Dopo due anni si celebra questo matrimonio con il Messina», è il concetto d’esordio. E in effetti sono stati diversi i momenti in cui le parti sono state vicine, si sono confrontate, hanno pensato di potere avviare un progetto insieme, ma poi non si è arrivati al concretizzare, per motivi diversi. Probabilmente, in quelle occasioni, il neo ds dei peloritani avrebbe fatto “pacchetto” con Zdenek Zeman, pallino assoluto del presidente Pietro Sciotto. Adesso si comporrà un tandem diverso, ma comunque sulla “scia” del boemo, perché composto dalla sua storica “spalla”, cioè l’esperto dirigente, e da un suo “allievo”, cioè l’allenatore originario di Mazara del Vallo. E non è una caso, che la gratitudine per l’incarico vadano all’attuale massimo dirigente: «Ringrazio il presidente Pietro Sciotto per questa opportunità in una piazza davvero importante. Due anni fa io e mister Zeman siamo stati contattati ma avendo preso degli altri impegni abbiamo dovuto declinare a malincuore l’invito», ammette lo stesso Pavone. Che poi spiega di arrivare nella città dello Stretto «per mettere a disposizione della società la mia esperienza, con entusiasmo perché lo merita in primo luogo Sciotto».
Mercato estivo già iniziato da sei giorni, organico al momento composto da cinque elementi, c’è tanto da fare e poco tempo da perdere per riuscire ad arrivare al ritiro con un numero di elementi all’altezza del lavoro da fare, anche perché tra poco più di un mese è in programma l’esordio a Crotone in Coppa Italia (11 agosto). «Sono già al lavoro per l’allestimento della rosa e la programmazione del ritiro precampionato». E in tal senso, c’è stato un ampio confronto ieri mattina per concordare le prime mosse.
Designazione di prestigio, che ha però diviso la piazza non per il profilo specifico (anzi), ma piuttosto perché in un precedente comunicato era stato anticipato che sarebbe stato il gruppo subentrante a indicare il direttore sportivo, mentre invece le dichiarazioni del neo ds paiono far capire apertamente come l’indicazione sia giunta dagli attuali vertici, visto che non sono stati compiuti passi decisivi per il passaggio delle quote societarie.
Nella giornata di ieri sono circolate voci (ormai consuete) all’impazzata, tra una ipotetica accelerata verso l’accordo con tanto di ufficio notarile e il fallimento totale della trattativa. Al momento invece si starebbe vivendo una situazione di stand-by, con alcuni punti che dovrebbero essere ancora definitivi per arrivare alla “fumata bianca”. Nello specifico, si attende che vengano prodotte le necessarie garanzie a copertura dell’operazione economica e del campionato alle porte, così come che si decida su quali eventuali “rapporti di forza” avverrà la convivenza, visto che nonostante la proposta di “buonuscita” proposta a Sciotto, l’intenzione dell’imprenditore della zona tirrenica sarebbe di rimanere comunque all’interno del club, anche per preservare quella “messinesità” che andrebbe smarrendosi con il trasferimento della maggioranza al fondo straniero. L’approccio è sempre quello della cautela, anche se l’interesse dei tifosi è ovviamente morboso. L’impressione è che a breve si possa arrivare alle risposte “definitive”.
Nell’attesa che si definiscano questi aspetti, però, si sta andando avanti con la programmazione (pensando anche a un dg, altra figura esperta che porterebbero i “nuovi”), proprio per non perdere ulteriore tempo vista l’imminenza degli impegni ufficiali e i tanti ambiti che vanno sistemati in società. Insomma, un doppio binario, con i rappresentanti dell’Acr impegnati a risolvere le questioni più imminenti: ritiro (si stanno vagliando diverse ipotesi, anche in Sicilia nelle Madonie) e questione campi d’allenamento, fino al settore giovanile.

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