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Messina, si accelera per il ds e c'è una pista che porta a Pavone

Resta avvolta nel silenzio la trattativa legata alla cessione delle quote

Tutto avvolto nel silenzio, le scorse ore non sono state quelle della “fumata bianca” ma pare che la trattativa resti viva. Il tifo è solo per il Messina, per questo bisogna arrivare all’una (svoltare) o all’altra (continuare come adesso) soluzione perché il tempo scorre e si è giunti già al 4 luglio, a poco più di un mese dal primo impegno ufficiale e con tanto ancora da fare per pianificare la nuova stagione.
Il gruppo acquirente avrebbe palesato la volontà di assicurare le garanzie richieste, a copertura dell’operazione e della stagione, anche accettando una permanenza in quota minoritaria della famiglia Sciotto, o eventualmente pianificare un’uscita di scena graduale e futura. Il presidente, da tifoso quale si dichiara, vorrebbe continuare a rimanere all’interno del club come “garante” e figura onoraria, anche a “memoria” del percorso fatto in questi sette anni, ripartendo dalla Serie D dopo il fallimento. Il tutto passa, però, appunto, dal rispetto dei patti concordati.
Bisogna fare in fretta, firmare gli atti e soprattutto dare segnali importanti a livello programmatico (muovendosi come “due diligence”?), perché la stagione è davvero alle porte. La scelta del direttore sportivo è una priorità, anche per avallare la prosecuzione del rapporto con Giacomo Modica e proprio da questa bisogna ripartire. In tal senso, pare la scelta sia vicina e potrebbe essere a breve ufficializzata. Il nome nuovo, circolato nelle ultime ore, è quello di Giuseppe Pavone, protagonista del “Foggia dei miracoli” e una lunga esperienza alle spalle. Anche in piazze di spessore come Lecce, Salerno, Avellino, Firenze, San Benedetto e Cava. Un profilo "zemaniano", che dunque si sposerebbe bene con l'approccio al calcio di Giacomo Modica e avrebbe anche un “peso” all'interno e all'esterno del club. La palla sulla decisione era stata “passata” ai “nuovi” ma potrebbe essere condivisa, considerata la stima che Sciotto prova nei confronti del dirigente pugliese.
Intanto si attende anche che il fondo straniero si palesi, rassicurando una tifoseria che sta vivendo in totale trepidazione i passaggi, riservati come non mai, di una trattativa totalmente blindata. Le linee guida del progetto sono state esposte, nello specifico attraverso una nota inviata al nostro giornale e con la quale si parlava di elementi esperti e identificabili che dovrebbero operare in dirigenza, centralità del territorio, stadi e settore giovanile (si potrebbe partire comunque da una collaborazione per accelerare i processi ed essere competitivi anche con le selezioni nazionali).
Serviranno investimenti immediati, anche perché dopo tre campionati con l’obiettivo salvezza nel mirino, soprattutto i primi due tra i Pro, un eventuale passaggio di mano potrebbe portare una ventata d’entusiasmo ma anche alzare la soglia delle aspettative, affinché si disputi un torneo ambizioso, mirato magari a raggiungere i primi dieci posti.
Ecco perché pensare alla costruzione della squadra è necessario, specie perché le altre formazioni stanno iniziando a muoversi e attualmente il Messina conta appena cinque tesserati in organico (rimarranno tutti?). Sul tavolo anche alcune sedi del ritiro, una estera abbastanza quotata, ma la scelta spetterà alle figure preposte. .

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