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Gli acquirenti: ecco il “nostro” Messina. Tra oggi e domani potrebbe arrivare la firma sul preliminare

Silenzio sulla trattativa in corso e identità ancora top secret ma svelate le generali linee strategiche per il club

Sono ore cruciali in casa Messina: la settimana che inizia potrebbe essere quella che porta al cambio di proprietà, con la trattativa tra il gruppo anglo-americano e il presidente Pietro Sciotto che dovrebbe arrivare al dentro o fuori. Le basi per la chiusura dell’accordo sembrerebbero poste, con la disponibilità del potenziale acquirente di rispondere positivamente a buona parte delle richieste dell’attuale proprietà.
Dopo qualche giorno di attesa e riflessione, ci sono stati nuovi contatti. Ora bisogna capire sino in fondo se le impressioni troveranno riscontro nei fatti, nei passaggio formali, nel piano di trasferimento delle quote, sostanzialmente nelle firme. Ottimismo tra le parti per come si è sviluppata sin qui la situazione ma anche cautela assoluta, sia per i precedenti legati al recente passato ma anche perché un’eventuale fuga di notizie potrebbe portare. magari, a qualche passaggio a vuoto determinante, che si tende a evitare.
Il gruppo acquirente non è ancora uscito allo scoperto, tenendo mascherata la propria identità, anche per l’ormai celebre “patto di riservatezza” sancito reciprocamente. Però nelle scorse ore ha deciso di chiarire, quantomeno, quali saranno le linee operative nel caso in cui assumerà la guida della società. Dunque “anticipazioni” programmatiche, ma nulla che riguardi i passaggi in corso, proprio per rispetto nei confronti dell’attuale proprietà, che sta ragionando sul da farsi.
Dinamismo e conoscenze. La possibile nuova proprietà avrebbe in mente «la costruzione di un club moderno e dinamico, sia dal punto di vista dell'organizzazione e della gestione, sia da quello delle persone che devono essere con qualità, valori e competenze», hanno voluto far sapere. Nelle scelte aziendali riguardanti la scelta dei profili operativi «conteranno molto le esperienze calcistiche a livello nazionale e internazionale». Sarebbero già state individuate le principali figure societarie, anche se sui nomi c'è massimo riserbo. Resta invece aperta la caccia al direttore sportivo, che partirebbe soltanto dopo la firma del preliminare di vendita con il presidente Sciotto. E che quindi potrebbe anche essere una figura diversa da quelle accostate sinora (come Chiavaro, Calaiò e Pellegrino).
Ds e dialogo con Modica. «Il primo impegno per il futuro nuovo ds sarà certamente quello di dialogare con Giacomo Modica per capire se ci sono le possibilità di proseguire il rapporto anche con la nuova proprietà, che lo stima», è il messaggio chiaro lanciato dal gruppo interessato all’Acr. Che dunque non scioglie totalmente il nodo in merito alla permanenza del tecnico, nonostante il biennale garantito dal presidente Sciotto, ma ci si dichiara assolutamente disponibili a proseguire assieme, anche sulla base del buon giudizio che si ha sulle qualità dell’allenatore siciliano.
Vivaio e città. Il settore giovanile e femminile «rappresentano un aspetto essenziale del club», per questo «saranno ripensati totalmente e verranno affidati a persone di chiara competenza, profonde conoscitrici delle realtà del messinese». La chiosa finale, meno progettuale e più sentimentale: «La città di Messina, il suo territorio, i tifosi e i colori biancoscudati e giallorossi saranno sempre al centro dell'attenzione e dei progetti di lavoro, sviluppo, integrazione e crescita della possibile nuova proprietà». Queste sono le prime intenzioni (nessun accenno agli stadi, seppur si starebbe pensando a una gestione pluriennale), adesso si attende di capire se ci sarà spazio per la pratica. Tra oggi e domani potrebbe arrivare la firma sul preliminare, poi il gruppo che vorrebbe subentrare potrebbe (e dovrebbe) uscire allo scoperto, facendo conoscere gli uomini che lo rappresentano. Fino ad allora, la linea generale continuerà ad essere quella della prudenza.

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