Si avvicina l'ora della verità per il Messina, che potrebbe presto cambiare i propri assetti societari. Pare viaggiare spedita, infatti, la trattativa per il passaggio di quote tra la proprietà rappresentata dal presidente Pietro Sciotto e il gruppo estero con cui i contatti vanno avanti già da qualche tempo. Lunedì, o comunque nei primi giorni della prossima settimana, potrebbe giungere la firma sul preliminare di vendita, con le parti che paiono vicine all'intesa sul piano economico (debiti, crediti ed eventuali indennità) e del riassetto societario.
La fiducia è crescente ma allo stesso tempo si sta cercando di mantenere equilibrio per evitare che il tutto possa sfumare nel momento topico. Ci si continua a muovere con cautela, in silenzio e nel rispetto della controparte. “Tattica” che, a quanto pare, sta funzionando. Coi legali e altri professionisti impegnati affinché ogni cosa fili liscio. La visione di massima, su strategie generali e numeri, sarebbe comunque abbastanza lineare e per arrivare al closing mancherebbero solo dei dettagli.
Il potenziale acquirente, deciso a non uscire allo scoperto sino alla conclusione dell'affare, a quanto pare avrebbe anche palesato la possibilità di versare quanto pattuito in un'unica soluzione, anche per dare dimostrazione di solidità finanziaria e di serietà. La cosiddetta prova dei fatti, ma si attendono gli ultimi segnali reciproci di disponibilità.
Anche su piano operativo, filtrano le prime eventuali intenzioni. Condivisa la prosecuzione del rapporto con Giacomo Modica, che ha rinnovato e siederà ancora sulla panchina peloritana, indipendentemente da chi sarà il maggior azionista nel prossimo campionato. Il tecnico di Mazara del Vallo continuerà a poter contare sul suo staff, cercando ovviamente di migliorare in termini di risultati la buona stagione conclusa ad aprile, proseguendo con la proposizione di un calcio offensivo.
La rivoluzione, invece, potrebbe riguardare i quadri dirigenziali, con figure nuove che siano in grado di dare una "scossa" alla società, accrescendo magari anche i margini di rappresentatività e “peso” verso l’esterno. La casella più attesa ovviamente è quella del direttore sportivo, per il quale però il nodo non sarebbe ancora stato sciolto, nonostante l’inizio del calciomercato sia ormai alle porte. Può darsi si arrivi a una decisione comune, anche per velocizzare i tempi d’azione.
Ci sarebbe anche un interesse per gli stadi, con la possibilità che possa essere chiesto al Comune, ente proprietario, una concessione pluriennale per l'uso e magari per la gestione di "Franco Scoglio" e "Celeste". Un modo anche per accrescere il valore della società ma che ovviamente andrà concordato con Palazzo Zanca.
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