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Messina, si va verso giorni cruciali. L’eventuale closing a inizio luglio

Attese novità sulla trattativa per l’ingresso in società di un nuovo gruppo

Difficile fare previsioni sul Messina che sarà, su chi verrà chiamato a rappresentarlo in campo e fuori nella prossima stagione. L’iscrizione effettuata senza tentennamenti sembrava presagire un’estate più serena e “standard” sul piano della programmazione, invece le trattative in corso per un possibile passaggio di proprietà stanno (ancora una volta) diluendo i tempi per la strutturazione dirigenziale e tecnica.
La certezza sembrava rappresentata dalla conferma (per la prima volta nei sette anni di gestione Sciotto) dell’allenatore in panchina, ma Giacomo Modica dovrà nuovamente sedersi e confrontarsi con il massimo dirigente peloritano per un aggiornamento sulle ultime novità inerenti alle vicende societarie. Le cose cambieranno? Lo diranno le prossime ore, ma secondo quanto filtra non ci sarebbe la volontà, da parte del fondo italo-francese subentrante, di dare vita a rivoluzioni tecniche, bensì inserirsi man mano, condividendo le scelte iniziali, portando il proprio “know-how” e un approccio manageriale per dare nuovo slancio al progetto peloritano. Basterà a tenere in vita l’accordo non ancora ratificato con il tecnico?
Le intenzioni sono state tracciate, nel mezzo ci sono i passaggi necessari per giungere al closing ma soprattutto c’è il tempo che scorre e rischia di mettere il Messina in condizione di svantaggio rispetto alle altre squadre, nella costruzione della squadra (ad esempio per quanto riguarda l’individuazione degli under necessari e forti per continuare a puntare sul “minutaggio”) ma anche per aspetti più pratici come la conferma della sede del ritiro, che peraltro dovrebbe scattare tra circa quindici giorni.
La fase è cruciale e potrebbe determinare il futuro prossimo dell’Acr. Dura però immaginare che l’eventuale “fumata bianca”, con il raggiungimento dell’accordo e gli atti connessi al closing, possano giungere a strettissimo giro. Probabilmente si giungerà ai primi giorni di luglio, coi conseguenti ritardi annunciati nella pianificazione operativa.
Un discorso strettamente legato all’individuazione degli uomini che dovranno muoversi sugli aspetti logistici, organizzativi e amministrativi (in testa un direttore generale) e poi coloro che dovranno occuparsi della costruzione della squadra. Diversi i nomi circolati nei giorni scorsi, l’ultimo dei quali è Antonello Laneri, già accostato all’Acr nel 2015.
In ogni caso, il gruppo subentrante (non si sa ancora se totalmente nel capitale sociale oppure con quote da suddividere con l’attuale proprietà) potrebbe anche “portare in dote” alcuni giocatori stranieri, europei e sudamericani.

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