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Messina, il futuro si scrive sottotraccia. Ma alcuni club corteggiano Manetta e Pacciardi

Attesa per i contatti decisivi che potrebbero portare al riassetto dei vertici societari, prima delle scelte dirigenziali

Il Messina resterà in mano a Pietro Sciotto o la proprietà verrà rilevata, in quota totale o maggioritaria, dal gruppo che ha palesato interesse di recente e farebbe riferimento a un fondo estero? Le risposte arriveranno probabilmente nei prossimi giorni, quando il massimo dirigente tornerà a dedicare maggiore tempo all’Acr (in questo momento è frenato da necessità legate alla propria salute). Sussisterebbe una base di accordo, ma tra le previsioni e ciò che realmente accadrà (anche la recente storia giallorossa l'ha insegnato) ci sono sempre di mezzo i fatti. Quindi è giusto ed equilibrato attendere quelli prima di “esporsi”. Ecco perché nessuna della parti, in questa fase, intende “rompere” il patto di riservatezza.
Però allo stesso tempo emerge fiducia e stima reciproca, da capire anche se possa anche esserci spazio per una permanenza di Sciotto in qualche forma (magari da presidente onorario) e a chi toccheranno, almeno nelle battute iniziali e di transizione, le scelte degli uomini nelle caselle dirigenziali. Che probabilmente saranno condivise. Tutte questioni delle quali si è accennato ma che sono ancora da “blindare”, al pari dei termini di un'intesa che dovrà essere messa nero su bianco, qualora resisterebbero volontà e disponibilità ad arrivare al closing.
Intanto tra pochi giorni scatterà il via al mercato e l’Acr rischia di rimanere inizialmente fermo, con l'addio già dato al ds Domenico Roma e un nuovo direttore sportivo da individuare (il nome nuovo è quello dell’ex Brindisi, Massimo Cerri). Giacomo Modica, riconfermato ma senza formalizzazione, sta intrattenendo dei rapporti con giocatori per non partire proprio da zero, ma bisognerà lavorare sodo per costruire una squadra che al primo luglio conterà appena cinque elementi.
Tra questi c'è Marco Manetta, leader difensivo dell'ultima annata sul quale, secondo voci di corridoio, avrebbero messo gli occhi Campobasso e Arezzo. Un'altra pedina difensiva è stata Pacciardi, che Modica vorrebbe trattenere, superando la concorrenza di Carpi e Potenza. Piace molto anche Marco Firenze, seguito da Casertana e Lucchese: nel suo caso è difficile ipotizzare una permanenza in riva allo Stretto. Più vicina per profili come Lia, Giunta e Plescia.
Dovesse arrivare la “fumata bianca” coi potenziali acquirenti, si potrebbe palesare la possibilità dell'approdo di alcuni giovani, anche stranieri, di belle speranze ai quali “mescolare” over che conoscano la categoria.

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