Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

"Gioco al rialzo e ripensamenti. Noi ostaggio di Sciotto": Minore abbandona la trattativa per l'acquisto del Messina. L'Acr replica: "Non dava garanzie"

"Cari Messinesi"...". Comincia così la lettera con cui Ettore Minore, l'imprenditore che si era fatto avanti per l'acquisto del Messina, annuncia il fallimento della trattativa col presidente Sciotto.

"Era mia premura muovermi nel più accorato silenzio per portare a termine una trattativa che avevo fortemente voluto - continua Minore. L’avevo voluta esattamente come si era svolta fino a 3 giorni fa, nella riservatezza che è sinonimo per me di serietà. Ma il Presidente Sciotto ha deciso di farci uscire allo scoperto fingendo che avremmo concluso con la firma proprio nei miei giorni di permanenza a Messina. Ho portato con me professionisti a garanzia di un grande progetto che avevo per questa gloriosa società. Nonostante la mia disponibilità di farmi carico di ingenti debiti e di riconoscere inoltre la somma richiesta dal signor Sciotto, siamo stati vittime di un valzer di ripensamenti e colpi di testa che ci hanno spiazzato e fortemente deluso dopo mesi di dialoghi per definire la firma che sarebbe dovuta avvenire questo fine settimana".

"Siamo stati ostaggio - continua l'imprenditore d'origini messinesi - di un gioco al rialzo continuo (imbarazzante). Il mio legame con la vostra terra ha origini lontane e profonde perché mia madre aveva il vostro sangue scorrere nelle sue vene che è anche il mio. L’idea di fare calcio laddove ho un pezzo del mio cuore mi ha spinto ad avvalermi di professionisti e di investimenti tali da poter auspicare di riportare il Messina calcio e la sua tifoseria nei campi che meritava. Ce l’ho messa tutta ma ogni mio tentativo, anche molto generoso, è stato vano rispetto alle richieste fuori luogo della proprietà ed oggi con certezza provata sulla mia pelle posso dirvi che sarà improbabile che persone serie possano mai sedersi ad un tavolo di trattative con chi ha solo la volontà di alzare il prezzo di una meravigliosa società che oggi vanta una somma debitoria importante. Tengo a precisare che mi sarei fatto carico anche di quelli pur di iniziare una fase di ricostruzione e di rinascita per il Messina Calcio".

"Il mio progetto sportivo - conclude - sarebbe partito dalla totale ricostruzione di una parte fondamentale di un club professionistico e cioè del settore giovanile, ad oggi totalmente abbandonato con l’acquisizione di un training center all’altezza del blasone della città e via via alla costruzione (ricostruzione) di una squadra che merita palcoscenici ben più importanti. Operando da oltre trent’anni all’estero, sono abituato a muovermi secondo obbiettivi e progetti ben precisi e non navigando a vista per questo non essendo competente in ogni materia calcistica avevo messo a disposizione della mia idea sportiva importanti professionisti del settore. Il club non è mio e non sarà mai di nessuno perché appartiene alla città e alla tifoseria io sarei stato solo un abile conduttore. Sono siciliano e sono testardo come voi ma controvento risulta difficile remare e so che quel vento a sfavore lo avete purtroppo incontrato anche voi. Un caloroso saluto a tutti i tifosi e a tutta la città".

La replica dell'Acr Messina

"In relazione alla trattativa intavolata con il potenziale acquirente di origini palermitane, occorre precisare che l’ACR Messina non ha ritenuto la “cordata poco cinese tanto Minore”, idonea a dare continuità, nell’interesse di Messina, al progetto sportivo avviato 7 anni fa dal presidente Pietro Sciotto. Si è ritenuto che non siano state offerte le idonee garanzie per l’importo pattuito, da doversi pagare a rate. È falso che il Messina abbia una massa debitoria importante, come dichiarato; prova ne sia che in 7 campionati il Messina di Pietro Sciotto non ha mai subito alcun punto di penalizzazione. Contrariamente a quanto dichiarato dallo stesso Minore in una lettera aperta, pubblicata da alcuni organi di stampa, non c’è stato alcun ripensamento da parte di Pietro Sciotto. La trattativa è andata avanti nella massima riservatezza fino a quando lo stesso Minore ha deciso di rilasciare dichiarazioni alla stampa locale. Dopo le trattative fallite per rilevare Grosseto, Viterbese, Sambenedettese, Marsala e Trapani, adesso Minore potrà arricchire il suo curriculum professionale con il nome di Messina".

Minore di nuovo all'attacco

"In riferimento a quanto dichiarato nel comunicato di oggi dell’A.c.r. Messina sono purtroppo costretto a prendere le distanze in maniera molto netta. I miei legali sono a lavoro per comunicare a mezzo stampa tutti i passaggi della trattativa intavolata con il signor Sciotto e rispondere a tutte le menzogne scritte nel comunicato. C’era stata data dallo stesso Presidente una dead line ieri alle ore 12, poi alle ore 14, poi alle ore 17 ed infine alle ore 19. Mai nessuno ci ha dato riscontro in merito a quanto avevamo concordato. Sarò costretto a procedere per vie legali per tutelare il lavoro svolto dai professionisti di cui mi sono avvalso in questi due mesi e mezzo di silente trattativa, dell’azienda che rappresento e del buon nome del sottoscritto".

 

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia