È il giorno di Ciro Polito. Il sesto direttore sportivo della gestione Noto è atteso in sede per firmare il contratto che lo vincolerà al Catanzaro per le prossime due stagioni. È quasi tutto definito, il presidente e il dirigente in arrivo dal Bari devono appena limare gli ultimi dettagli prima degli annunci e dell’ufficialità, attesa anch’essa in giornata. Il grosso è comunque già fatto dopo i tre differenti incontri – e i vari contatti telefonici – avuti in queste due intensissime settimane che hanno costretto il club giallorosso a una rifondazione, parzialmente imprevista, dei suoi quadri tecnici. Così, dopo aver inserito il primo nuovo tassello con l’ingaggio del direttore generale Paolo Morganti (il cambio di dg era l’unico programmato), nell’organigramma sta per essere inserito effettivamente anche il nuovo diesse. La risoluzione consensuale con Giuseppe Magalini, compiuta nella serata di martedì, è stata la prima tessera del domino da cui hanno cominciato a cadere le altre: il veneto in mattinata è stato ufficializzato come nuovo ds dal Bari (fino al 2026, con Moreno Longo allenatore con biennale e rinnovo automatico per il terzo in caso di promozione), mentre nel pomeriggio Polito ha sottoscritto l’intesa per la rescissione con la sua vecchia società. Il quarantacinquenne napoletano lascia il “San Nicola” dopo tre stagioni con una promozione dalla C alla B (la seconda in carriera contando quella con la Juve Stabia), la A sfumata a pochi secondi dal termine della finale playoff e una salvezza ottenuta ai playout. Polito è un profilo diverso rispetto agli altri candidati (ormai bocciati) all’incarico, Vaira e Romairone, ma lo è anche in paragone a Magalini: al di là delle riconosciute competenze nel settore, è uno che si fa sentire nello spogliatoio, non ha peli sulla lingua e le spalle larghe abbastanza per sopportare la pressione della piazza, quindi è stato ritenuto il più adatto a sovrintendere un’area tecnica orfana di Vincenzo Vivarini. La frattura fra la proprietà e l’allenatore abruzzese – impossibile da ricomporre – rende orfana la squadra della figura di riferimento rappresentata proprio dal coach cinquantottenne (e non da Magalini). Con Polito in carica quel vuoto è già stato colmato: a Bari è stato quasi sempre il solo parafulmine fra spogliatoio e tifoseria. Da solo? Magari nei dettagli da definire c’è la possibilità che il manager porti da Bari il collaboratore di fiducia Michele Lanzillotta, quarantenne ex calciatore di Fasano che in questi anni in Puglia ha supervisionato la Primavera biancorossa e, di fatto, è stato lo scout per la prima squadra. Non è scontato, ma non sarebbe una sorpresa che nell’accordo complessivo finisse anche lui. È anche probabile che nei differenti incontri con Noto si sia anche discusso della questione allenatore: la decisione definitiva sul successore di Vivarini verrà presa insieme dal ds e dal presidente. Ma visto che da via Gioacchino da Fiore continua a filtrare un gradimento molto marcato nei confronti di Aquilani, può darsi che proprietario e dirigente abbiano già condiviso la scelta dell’uomo da portare in panchina, sempre a patto di trovare una soluzione con chi l’ha occupata finora che dovrà essere rapida. Date. La Lega Serie B ha infatti ufficializzato data e luogo in cui verrà sorteggiato il calendario della prossima stagione: appuntamento il prossimo 10 luglio a La Spezia (un anno fa il gran galà era stato a Como). Mancano appena venti giorni, ormai ci siamo.