Serie D, svolta sudamericana per il S. Agata: Sosa dovrebbe essere il nuovo patron con Aurellio in panchina
Il Sant’Agata sarà regolarmente ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie D, con una veste societaria nuova e a “ritmo di tango”. Al momento di ufficiale si sa soltanto che mercoledì pomeriggio al castello “Gallego” è stata convocata una conferenza stampa per illustrare il nuovo progetto sportivo ma, secondo indiscrezioni da noi raccolte, l’avventura biancazzurra ripartirà dalla presidenza di Maximiliano Sosa, imprenditore argentino nel settore delle telecomunicazioni, passata esperienza da calciatore ed attualmente nella dirigenza dello storico club del Gimnasia La Plata. Dopo oltre un mese di trepidazione e paura seguiti al disimpegno della dirigenza locale, con un rischio sparizione che sembrava essere sempre più incombente soprattutto dopo il tramonto delle trattative in fase più avanzata, la fumata bianca sembra dunque essere arrivata, all’improvviso e nel modo probabilmente più inatteso. I contatti ancora in fase primordiale che vedevano impegnati anche alcuni intermediari siciliani (confermando quando da noi riferito sino nell’edizione di ieri, ndc) hanno avuto infatti un’impennata quasi improvvisa lo scorso fine settimana. L’imprenditore argentino è quindi volato in Sicilia per l’incontro con i dirigenti santagatesi, avvistato ieri al “Fresina” per un sopralluogo di rito ed a quanto pare la stretta di mano per l’accordo, i cui dettagli saranno dunque verosimilmente spiegati proprio nella conferenza stampa convocata per mercoledì. Secondo le informazioni in qualche modo percepite sulla piazza, il progetto tecnico avrà dunque un’anima argentina, con un nucleo considerevole di calciatori sudamericani oltre allo stesso allenatore. In pole per la guida tecnica ci sarebbe infatti Carlos Dario Aurellio (in foto, ai tempi del Cosenza), 48enne di Mar de Plata, un passato importante da calciatore anche in Italia con le maglie di Spal, Brescia oltre a quella dei rossoblù in Serie B, e quindi da allenatore in Argentina, Colombia, Cile e Lettonia. Punti di riferimento dell’area tecnica del nuovo Sant’Agata dovrebbero essere invece due siciliani doc, Massimiliano Ferraro ex Nissa, e Santo Russo, ex Acireale ed Akragas.