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Il Messina alla ricerca del direttore sportivo. Chiavaro: «Ci sono»

L’ex Acireale conferma i contatti con il club e parla di un eventuale «graditissimo ritorno». Spicca anche Umberto Calaiò (già al Licata) tra i papabili alla carica di ds

Domenico Roma è sempre più lontano dal Messina, tanto che l’ex Vibonese appare a un passo dalla definizione dell’accordo con il Foggia. Dal passo da “garante” nel ritorno di Modica in biancoscudato e nella ricostruzione del rapporto con il presidente Sciotto, la scorsa estate, al ritrovarsi quasi alla porta di un club che si sta ricostruendo sotto tutti i punti di vista. Dunque l’allenatore resta, il ds probabilmente andrà altrove alla scadenza del contratto del 30 giugno.

E allora la casella di direttore sportivo potrebbe essere occupata da Agatino Chiavaro, reduce dalla lunga esperienza di Acireale e che nelle ultime settimane avrebbe avuto qualche colloquio con il presidente Pietro Sciotto. L’ex calciatore dell’Acr, tra le righe, conferma i contatti così come l’ambizione e la voglia di confrontarsi con un piazza che ha già assaporato da calciatore, vincendo la Serie D nel 2012/13, in un’annata per lui dal sapore dolceamaro: «Mi piacerebbe - dice Chiavaro - però in questo momento ancora non so cosa accadrà. In questi giorni il presidente ha avuto altre priorità, come risolvere la posizione del mister, vediamo».

Ed è un “vediamo” che appare possibilista: «Spero di sì e sarebbe un gradito ritorno, perché la piazza mi è sempre stata vicina dopo quella stagione da calciatore. Diciamo che ho un conto in sospeso con Messina e che, intanto, è stato importante confermare il mister che lo scorso anno ha fatto un buon lavoro». Sono state diverse le società che in queste settimane si sono avvicinate a Chiavaro dopo l’addio ad Acireale (su tutte Siracusa e Reggina), ma il calcio è fatto di dinamiche particolare e le trattative non sono andate in porto. Messina sarebbe una realtà stimolante nella quale lavorare dopo i sei anni acesi in cui ha fatto il massimo nonostante le difficoltà: «Non abbiamo mai avuto la forza per vincere il campionato - continua Chiavaro - ma abbiamo sempre fatto molto bene, facendo crescere una serie di ragazzi interessanti». Come Diego Zuppel, esploso nella seconda parte di quest’ultima stagione: «Un ragazzo con qualità che ha bisogno di essere coccolato e stimolato. Se lo prendi per il verso giusto sa fare la differenza, anche se è vero che c’è una differenza importante tra Serie C e D. È richiesto da tante squadre come Catania, Trapani e Arezzo e poi da 2002 sarà utile tra i professionisti anche per il minutaggio».

Le alternative: altri due nomiMa ci sono anche altri profili in lizza per la casella di ds. Resta viva la candidatura di Angelo Costa, che ha dato la propria disponibilità a dedicarsi alla sfera tecnica, dopo avere lasciato la direzione operativa. L’altro nome forte è però quello di Umberto Calaiò, ex di Licata e Marsala, passato dall’area scouting di Parma e Torino e dal ruolo di osservatore proprio a Messina tra il 2004 e il 2006. Sarebbe un profilo molto vicino sia a Giacomo Modica che a Saverio Provenzano, in pole per diventare il direttore generale biancoscudato.

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