Weekend eoliano per il direttore sportivo del Messina, Domenico Roma, che in attesa di definire la propria posizione con la società giallorossa ha partecipato all’evento “I Bastardi di Scoglio”. Tra le varie iniziative in programma anche una partita allo stadio di Lipari, dove il dirigente è sceso in campo con le vecchie glorie: «È stata una bellissima manifestazione, ben organizzata. Ringrazio l’avv. Orto, perché mi ha permesso di partecipare, incontrare, parlare e giocare con gli ex giocatori di Franco Scoglio. Il ricordo? Mio zio mi raccontava aneddoti e gesta dei “bastardi” di Scoglio e i suoi vocaboli che sono rimasti nella storia». Una piacevole parentesi dopo settimane di lavoro, incontri e confronti per il direttore sportivo che, un anno fa, è tornato in riva allo Stretto a distanza di cinque anni: «Per me è stata un’emozione particolare tornare a Messina con una nuova veste, nuove responsabilità e nuovi stimoli. È stato un anno impegnativo, esaltante, che si sarebbe potuto concludere con un finale ancora più bello, ma abbiamo anche affrontato e siamo usciti da momenti difficili e la ritengo un’annata positiva», ha commentato Roma che, dopo i colloqui delle settimane scorse, aspetta di definire la propria situazione in vista della prossima stagione con il presidente Pietro Sciotto: «Abbiamo interloquito più volte e ci siamo detti quello che dovevamo dirci. Sto aspettando un cenno da parte sua e vedremo se le nostre strade potranno proseguire insieme o ci sarà una separazione. Abbiamo parlato in modo chiaro e dovrà anche lui fare le valutazioni». Il ds, in carica fino al 30 giugno, ha posto le proprie “condizioni” senza, però, svelarne i dettagli: «Ci sono aspetti che sono andati bene e altri meno, ma è anche volontà sua di migliorare le criticità della passata stagione». L’intenzione delle parti sarebbe quella di proseguire insieme, ma finché non si arriverà alla fumata bianca non si può dare nulla per certo. Si andrà avanti cercando di limare eventuali ostacoli, ma al momento non sono previsti altri appuntamenti, anche se il tempo si riduce giorno dopo giorno: «Per nessuno è giusto andare a oltranza, arriverà il momento in cui dirsi se continuare insieme o dividersi. Per lavorare bene serve il giusto tempo e si riesce ad averlo con idee e obiettivi chiari. Prima si decide e meglio è», ha aggiunto il ds giallorosso. Roma è convinto (concetto espresso anche dai calciatori Manetta, Plescia e Franco) che la continuità di un progetto sia fondamentale: «Una squadra di calcio è come una casa. Servono le fondamenta, poi i muri, infissi, gli interni e, quindi, per costruire una casa solida serve tempo. La continuità è quel tempo necessario per mettere le basi per poter affrontare un futuro più sereno». Quello di Roma e del Messina è ancora da decifrare ma sul dirigente ci sarebbe anche l’interessamento di altre società come Casertana e Fidelis Andria: «È lusinghiero che altre squadre possano pensare a me o al mister, perché vuol dire che abbiamo fatto bene. È normale che dopo una stagione positiva – conclude – qualcuno possa chiedere informazioni».