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Messina, si va verso la continuità?

Il patron Sciotto chiamato a decidere l’assetto tecnico in vista del prossimo campionato. Con la conferma di Modica e Roma sarebbe una ripartenza agevolata

È arrivata anche la fatidica data del 4 giugno, attesa dalla società Acr Messina per completare tutta la fase burocratica relativa all’iscrizione alla Serie C 2024/2025. Una procedura già completata «con abbondante anticipo e scrupolo», come annunciato nei giorni scorsi dal presidente Pietro Sciotto, al quale, almeno quest’anno, va dato atto di aver imboccato la strada della sicurezza, evitando indecisioni e scelte in extremis. Il patron giallorosso ha così concluso la prima delle sue priorità indicate nel piano programmatico della nuova stagione e il Messina ha la certezza di partecipare per il quarto anno consecutivo al campionato di terza serie.
L’ottava stagione targata Sciotto si apre (ufficialmente dall’1 luglio) senza preoccupazioni almeno relative al campionato ma, chiuso il primo capitolo, le attenzioni sono ora rivolte sugli altri aspetti, logistici e tecnici. Adesso le priorità sono cambiate e il Messina non può permettersi di perdere tempo. Doveroso e anche normale nella gestione di un club che le parti interessate, in questo caso il presidente, il direttore sportivo e l’allenatore, si incontrino e si confrontino: dalla loro intesa passa il futuro del Messina.
Le interlocuzioni tra Pietro Sciotto, Domenico Roma e Giacomo Modica sono andate avanti, tra una pausa e l’altra, intensificandosi nelle ultime settimane, ma non si è ancora arrivati a una decisione finale e definitiva. Manca la classica “fumata bianca” o “nera”, perché, anche se i protagonisti sembrano vicini e con la volontà di continuare insieme il progetto iniziato un anno fa, al momento non si può scartare nessuna ipotesi.
Continuità. È la parola chiave, ma ancora tutto tace e gli incontri tra proprietà, ds e allenatore proseguiranno nei prossimi giorni per cercare di arrivare, in un senso o nell’altro, alla svolta. In caso di rinnovo con Roma e Modica si imboccherebbe la via più “facile” per cercare di alzare il livello e le ambizioni. Con due figure che già conoscono l’ambiente sarebbe un vantaggio, anche se ognuno dovrà valutare richieste e offerte. Il tecnico non ha mai nascosto di voler lavorare in un contesto con una maggiore organizzazione logistica e, soprattutto, la necessità di avere un campo a disposizione per gli allenamenti.
Senza il “Marullo” (rientrante nell’accordo con il Camaro) la società dovrà trovare un’alternativa al “Franco Scoglio” e si guarda in provincia, a Santa Lucia del Mela o a Giammoro. Sciotto riflette, anche perché non sono questioni di poco conto e il problema impiantistica in città è ormai una costante senza soluzione.
Le eventuali permanenze del ds e del tecnico permetterebbero, inoltre, di poter lavorare su un organico costruito da loro: il Messina, che al momento conta appena cinque tesserati (Emmausso, Salvo, Manetta, Franco, Frisenna con contratto fino a giugno 2025), potrebbe cercare di trattenere ulteriori elementi (Lia, Dumbravanu, Rosafio, Giunta, Plescia, Zunno) per ripartire da una solida base alla quale aggiungere rinforzi di categoria e, muovendosi per tempo, anche i fondamentali under di qualità.

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